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Crisi, Monti: "Più contenuti e meno leadership""Se servisse, continuerei la mia azione"

Il premier, in un'intervista rilasciata a metà settembre, ha parlato dell'eventualità di un suo bis. "Nell'ipotesi in cui fosse impossibile costituire una maggioranza - ha assicurato - io sarei là"

10 Nov 2012 - 20:18
 © Ansa

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"Il Paese vuole la verità, dobbiamo dirla agli italiani. Non possiamo eludere i problemi". Lo ha detto il premier, Mario Monti. Poi, sulla situazione politica, ha sottolineato la necessità di "dedicare meno attenzione a leadership e organigrammi e più ai contenuti necessari".

Il presidente del Consiglio si rivolge anche a chi verrà dopo di lui ricordando che questo è stato "un anno duro per chi ha governato e durissimo per chi è stato governato", ma dimostra che "non è impossibile cercare di dire la verità agli italiani. E' possibile che la capiscano e che abbiano desiderio di verità", piuttosto che far parte "di un processo collettivo di elusione dei problemi".

"Sforzo per una maggiore economia di mercato"
"L'economia italiana ancora non è veramente un'economia di mercato. Bisogna fare uno sforzo per una maggiore concorrenza e liberalizzazione", ha detto il premier. Secondo Monti è tuttavia necessario darsi "regole chiare per non avere abusi e guardarsi da ritorni indietro. Alcuni pensano - ha detto il presidente del Consiglio - che ci sia già troppo mercato, io non la penso così".

"Se servisse, continuerei"
"La legislatura attuale termina nell'aprile del 2013. Come ho detto più volte, l'Italia deve ritrovare un processo democratico normale e non c'è nessuna ragione per cui il voto non debba dare una maggioranza in grado di governare. Come ho detto recentemente, nell'ipotesi in cui fosse impossibile costituire una tale maggioranza, io sarei là. Se servisse, io continuerei". Lo ha sottolineato il premier Mario Monti in una intervista al trimestrale "Politique internationale".

L'intervista, a quanto si apprende da fonti governative, è stata effettuata dal presidente del Consiglio nella seconda metà di settembre dopo il viaggio negli States, dove aveva partecipato all'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. In occasione della sua missione negli Stati Uniti, ad un incontro al Council on foreign relations, il Professore ribadì lo stesso concetto: "Non mi presenterò alle elezioni, non ce n'è bisogno perché sono senatore a vita, ma sarò là e, se si creeranno circostanze per cui potrò dare un aiuto dopo le elezioni, non precludo nulla".

"Evasione e nepotismo pratiche indegne"
"Alcune pratiche, profondamente radicate nella mentalità italiana", come "l'evasione fiscale" o "il nepotismo", "non sono degne di un Paese sviluppato membro del G7 e che è la seconda potenza industriale d'Europa", ha aggiunto Monti al "Politique Internationale".

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