Dopo la bufera mediatica che lo ha travolto, l'ex pm starebbe lavorando a un nuovo progetto
© Dal Web
Dopo l'inchiesta di Report che ha messo sotto i riflettori la gestione economica del partito condotta da Di Pietro, l'ex pm potrebbe rottamare l'esperienza politica dell'Italia dei Valori e fondare una nuova lista. A detta dei suoi fedelissimi, ci sarebbe già il simbolo elettorale del nuovo movimento: un cerchio con una grande scritta bianca "Basta!" su sfondo viola.
In questi giorni Di Pietro si sta dedicando soprattutto a due attività: la raccolta delle olive nelle sue proprietà di Montenero di Bisaccia e la replica alle accuse ricevute dal programma di Milena Gabanelli, l'inchiesta che, come ha dichiarato lo stesso leader Id, "lo ha killerato" mostrando un uso personalistico e familiare dei finanziamenti pubblici destinati all'Idv nei primi anni di vita. Di Pietro avrebbe trovato, però, anche il tempo di elaborare una exit strategy per traghettare il partito dall'imbarazzo attuale alle elezioni di primavera.
Nella riunione di martedì scorso con i vertici dell'Idv, Tonino avrebbe calato l'asso: un bozzetto con un nuovo simbolo e il nome di un nuovo movimento politico. Emblematico il riferimento cromatico al popolo viole e alle piazze anti-berlusconiane degli ultimi anni. Un chiaro avvicinamento al Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo insieme al quale l'ex pm potrebbe aspirare a raggiungere il 25-30% dei consensi. Su suggerimento del guru del M5S Gianroberto Casaleggio, il candidato premier di questa coalizione potrebbe essere il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia che ieri sera, però, ha escluso una discesa in campo: "Abbiamo bisogno di cittadini che si appassionino alla politica e forse davvero qualcosa si potrà cambiare. Ma un mio impegno non è realistico".
La lista "Basta!" sarebbe molto più di un'idea viste le dichiarazioni del senatore Luigi Li Gotti: "Se il Pd non dovesse accettarci prenderemo altre strade. Magari andremo da soli. Grillo? E' gente che vuole fare politica, con cui noi parliamo".
Le grane di Di Pietro non finiscono qui: il cognato Gabriele Cimadoro, anche lui parlamentare Idv, è indagato per concorso in abuso d'ufficio dalla procura di Bergamo. E' quanto scrive il quotidiano "L'Eco di Bergamo". L'indagine, che coinvolge altri 53 indagati, riguarda il piano regolatore di Palazzago, comune del bergamasco. Nel mirino della procura presunti favori di cui avrebbero goduto alcune licenze edilizie e alcuni terreni che hanno cambiato destinazione d'uso. Per il pm Giancarlo Mancusi - scrive ancora "L'Eco di Bergamo" - Cimadoro avrebbe fatto pressioni in municipio per indirizzare alcune pratiche. L'onorevole, titolare di una società immobiliare, è di Palazzago e in passato è stato assessore e consigliere comunale