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Bersani: "Preoccupa il ritorno al populismo" Casini avverte: "Berlusconi così si ritrova solo"

La sfuriata del leader del Pdl contro Monti e l'Europa spiazza tutti. Il Pd e l'Udc prendono le distanze

28 Ott 2012 - 22:38
 © Ansa

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"Tra Renzi e Berlusconi sono preoccupato più per Berlusconi, perché di populismo ne abbiamo avuto già un bel po' e il centrodestra su queste posizioni non farebbe bene al Paese". Lo ha detto Pier Luigi Bersani, dopo l'intervento sul governo Monti di Berlusconi. Il leader del Popolo della libertà "ha governato più di De Gasperi, ha il record, potrebbe accontentarsi", ha sottolineato il segretario del Pd.

Il voltafaccia del Cavaliere al governo Monti esplode come una mina tra le forze schierate nella prossima campagna elettorale. Il suo avvertimento di togliere l'appoggio all'esecutivo dei professori, minacciando una crisi di governo, non solo rischia di condannare a morte il Pdl, ma rimescola le carte in tutti gli altri partiti. "Staccherà la spina a Monti? Prevedere quello che fa è sempre complicato", taglia corto il leader del Partito democratico."Io spero che l'opinione pubblica abbia la capacità di farsi una propria idea. Altrimenti se tutto va nello stesso frullatore saranno gli onesti a disamorarsi, ad andare via. E in politica rimarrà solo la gente che ha abbastanza peli sullo stomaco per restarci".

Ma non è il solo a prendere le distanze dalla sfuriata berlusconiana. "La politica non ha bisogno dei ricatti di Berlusconi e se andrà dritto per questa strada si ritroverà solo", sbotta Pier Ferdinando Casini al Tg2. "C'è una grande parte di moderati che non è disposta a mettere a rischio la tenuta del Paese. Anzi, il leader dell'Udc non nasconde tutta la sua stizza per una boutade che potrebbe uccidere il progetto dei moderati."Berlusconi ha devastato, in questi anni, l'unità dei moderati per cui ha dimostrato che su quella base si può creare un partito populista di destra che non ha nulla a che fare con il partito popolare europeo con i moderati. Mi sembra che siamo in uno stato di confusione generalizzato, ma da questa vicenda penso che i moderati possano uscire rafforzati".

Insomma, è il momento di scegliere da che parte stare. "A questo punto - riassume il finiano Benedetto Della Vedova anche in previsione di accelerazioni elettorali - il partito che non c'e' va costruito subito secondo logiche inclusive. Questo e' il momento delle scelte definitive''. Anche per chi, conclude, ''ha voluto credere fino ad ora nella possibilità di lavorare dall'interno per un Pdl liberale ed europeo e deve prendere atto che la direzione è quella opposta''.

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