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Opposizioni: "Formigoni via dal Pirellone" Ma la Lega: "Vada a casa se ha sbagliato"

Dopo l'arresto di Daccò, Pd, Idv e Sel chiedono che si dimetta subito. Cauto Salvini

03 Ott 2012 - 22:05
 © LaPresse

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"Il sistema Formigoni", come lo chiamano dalle fila dell'opposizione alla Giunta regionale lombarda, è riuscito a mettere d'accordo Pd, Idv e Sel. Fronte unito contro il presidente della Regione a cui chiedono "dimissioni immediate". Più cauta la Lega, che però vuole chiarezza sul ruolo del governatore. 

Le richiesta dopo la condanna del faccendiere Pierangelo Daccò a dieci anni di reclusione, nell'ambito dell'inchiesta sul dissesto dell'ospedale San Raffaele di Milano.

 Pd
"La condanna segna un punto chiave nell'inchiesta - ha spiegato il capogruppo regionale del Pd Luca Gaffuri - e mette in evidenza le influenze da parte di operatori privati su Regione Lombardia. Ribadiamo la necessità che si vada al più presto al voto in Lombardia", ha aggiunto.


Idv
Anche L'Italia dei Valori è della stessa opinione. "I nodi vengono al pettine - ha sottolineato il capogruppo Stefano Zamponi - siamo certi che Formigoni saprà trarre gli opportuni insegnamenti da questa vicenda rassegnando immediatamente le dimissioni da presidente della Giunta regionale, carica alla quale è ormai manifestamente inadeguato, ritirandosi a vita privata, magari in qualche paradiso esotico".

Sel
Secondo il capogruppo di Sel, Chiara Cremonesi, "la sentenza certifica la natura del sistema Formigoni". "E' sempre più chiaro - conclude - quale fosse realmente il tanto decantato sistema lombardo, il suo carattere criminogeno e le responsabilità politiche di Formigoni. Al più presto le dimissioni".

E anche dalla
Lega Lombarda
arrivano adesso richieste di chiarimento. Dal suo profilo Facebook, Matteo Salvini si fa portavoce del dissenso: "Dieci anni di carcere per il signor Dacco'. Che i giudici lavorino bene e in fretta, se in futuro Formigoni verrà giudicato colpevole di qualcosa, vada a casa". "Intanto - aggiunge - già da tempo la Lega sta lavorando perché venga controllato ogni euro dato alla sanità privata e per sostenere di più e meglio la sanità pubblica, togliendo anche dei ticket sui farmaci per migliaia di lombardi".

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