"Io lo avrei fatto", ha commentato a Tgcom24, aggiungendo: "Fiorito invece deve nascondersi"
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"Formigoni? Bravissimo presidente di Regione, forse sotto il profilo etico ha commesso qualche leggerezza". Lo ha detto a Tgcom24 Daniela Santanché, aggiungendo: "Nei suoi panni mi sarei già dimessa. Credo che un passo indietro dovrebbe farlo". Sullo scandalo Lazio ha poi commentato: "Non sono momenti felici per tutta la politica, un personaggio come Fiorito penso che dovrebbe scomparire o andare a nascondersi e fare l'eremita".
Poi l'esponente del Pdl ha aggiunto: "A Quinta Colonna con Fiorito sono stata un po' troppo morbida. Sarebbe meglio non invitarlo in tv perché la tv la guardano anche i ragazzi. Parliamo di un personaggio che maneggia i soldi degli italiani per comprarsi auto e quant'altro. Per questa gentaglia la politica è uno stipendificio e se dovessero confrontarsi con il mercato sparirebbero".
Dando un suo parere su alcuni personaggi dell'attualità, come nel caso della Polverini, ha affermato: "Ha fatto molto bene a dimettersi in un Paese in cui non si dimette nessuno. Errani non si dimette, Vendola sta messo peggio della Polverini e non si dimette. Sono contenta che l'abbia fatto ma io l'avrei fatto prima".
Su Marrazzo e Casini invece ha dichiarato: "Una storia drammatica la prima, una brutta storia, un uomo vittima dei propri vizi. Una sofferenza il leader dell'Udc. Visto che condivide molti valori liberali e cattolici, credo che sia profondamente sbagliato che stia da un'altra parte se penso a quegli italiani che sono terrorizzati di lasciare il Paese a Bersani e Vendola. Io lo vedrei bene in un nuovo centrodestra, ne sarei molto contenta. Se fossimo tutti insieme e condividessimo il progetto per far uscire il Paese dalla crisi, Casini potrebbe anche stare a Palazzo Chigi. Meglio lui che un papa straniero".
Sul futuro del Pdl la Santanché è sicura: "Credo che sia bello vedere Berlusconi in mezzo alla gente. A Roma non dovrebbe andarci, questo è un consiglio che gli do. Adesso dovrebbe rimanere a Milano, pensare, riflettere e agire. Dobbiamo cancellare il Pdl, che non è più nel cuore della gente, e ripartire da zero. Il problema è chi vuole difendere il Pdl, non si difende l’indifendibile. Io sto dalla parte di chi ha capito che bisogna cambiare. Berlusconi è stato accusato di tutto ma non di avere rubato i soldi degli italiani. E’ da qui che dobbiamo partire".
Mentre sulle vicende del Cavaliere e il caso Ruby ha risposto: "Se solo sapessi che Berlusconi ha abusato di una donna, gli muoverei contro una rivoluzione. Io ho la certezza che lui si rapporta con le donne con eleganza e gentilezza". Sulla ricetta per ripartire con una nuova stagione politica ha aggiunto infine: "Bisognerebbe togliere il finanziamento pubblico ai partiti e passare al modello americano. Inoltre bisogna andare oltre al Pdl, lo azzeriamo, lasciamo a casa un sacco di gente e mettiamo la regola che chi non ha mai lavorato non si può candidare. Non accetto di dover ricevere ricette per l'economia di un Paese da chi non ha mai lavorato. Io i mantenuti della politica non li voglio più. Io non sono per la rottamazione, ma per la rivoluzione".