La governatrice del Lazio: "Non voglio pagare per le colpe di altri. Alla festa mi ha invitato un amico per l'addio al suo incarico. Io me ne sono andata via subito"
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"Dimissioni? Qualcuno parla al posto mio. Ma domani si riunisce il Consiglio, poi vediamo". Così il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, risponde a chi le chiede se intende lasciare l'incarico. "Ho condizionato il mio impegno al Consiglio - spiega - ma non sono disposta a pagare le colpe di altri".
"Ero sconcertata"
E sulla festa con gli invitati in costumi dell'antica Roma, di cui sono state diffuse le foto, dice di essere rimasta allibita. "Sono stata invitata a una festa da un consigliere per festeggiare l'addio al suo vecchio incarico. Questo ragazzo credo abbia rapporti con Tajani: le foto mostrano il mio sconcerto e me ne sono andata via subito", dice uscendo di casa con la madre per andare a una visita medica. Il toga party era stato organizzato dal consigliere regionale Carlo De Romanis.
E ancora: "Io sono una persona onesta, non ho mai rubato nulla e respingo scenari raccapriccianti. Di questa classe politica ne faccio parte ma ne voglio uscire bene". Poi, replicando a una domanda su un'eventuale candidatura da premier, ha detto: "Ma per carità".
Intanto, la Polverini dice che vuole fare chiarezza. E a tal proposito assicura che "oggi diremo i dati sui conti. Ho dato disposizione ai miei uffici di rendere noti i dati e di metterli in rete, per dimostrare quello che noi abbiamo fatto e quello che hanno fatto gli altri".
"Non chiedo teste"
"Io non chiedo la testa di nessuno - riprende -. Faccio il presidente di Regione e agisco nel rispetto delle mie prerogative". Ma poi punta il dito contro il Pdl dicendo che quel partito, "che sostiene la mia maggioranza, ci ha messo nei guai attraverso persone poco perbene, a dire poco". E invita sarcasticamente "tutti i ragazzi che hanno avuto l'opportunità straordinaria di rappresentare i cittadini del Lazio in consiglio regionale a tacere".
Renata Polverini spiega poi di aver "sentito Berlusconi", ma "non l'ho visto". "Ieri sono stati in ufficio con alcuni amici e poi a cena. Sulla giornata di ieri sono stati raccontati film. Ho letto i giornali e l'unico dispiacere che ho è che è stata data un'idea diversa dalla realtà. Ci sono persone che hanno commesso atti condannabili e mi auguro che presto la magistratura faccia chiarezza".