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La moglie del premier: "Sono stataio a chiedere a Mario di sposarmi"

Elsa Antonioli si svela in un'intervista a "Chi": "E' accaduto quando ha deciso di partire negli Stati Uniti per perfezionarsi all'Università di Yale: non ero più disposta ad aspettare"

27 Mar 2012 - 17:48
 © Chi

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"Sono stata io a chiedere a mio marito di sposarmi". Lo svela Elsa Antonioli, la moglie del presidente del Consiglio a "Chi", in un'intervista esclusiva del direttore Alfonso Signorini. Nella lunga chiacchierata con il giornalista, la signora Monti parla del marito, del rapporto con i figli, ma anche del suo ruolo politico.

"Quando Mario, dopo la laurea, ha deciso di andare negli Stati Uniti - racconta - a perfezionarsi all'Università di Yale, conoscendoci ormai da un po' di anni, ho pensato che non ero più disposta ad aspettare, per cui mi sono decisa a chiedergli di sposarci". "Mi sono sposata molto giovane, a ventidue anni. Tra me e mio marito si è creata ben presto una suddivisione di ruoli molto marcata. La ribalta ce l'aveva lui, la retrovia spettava a me", spiega.

"Mio marito si è appassionato ai figli più tardi. Li ama tantissimo, intendiamoci. Ma, finché non c'è stato tra loro lo scambio verbale, intellettuale, non è stato un padre così presente. Poi, a mano a mano che crescevano, è tutto cambiato", racconta poi in tono confidenziale. Di oggi, invece, la Antonioli afferma con umiltà: "Non mi sento una first lady, perché la first lady in Italia è la moglie del presidente della Repubblica, certo non la moglie del capo del governo. E poi ho piena consapevolezza della temporaneità di questa esperienza. E questo fa sì che io cerchi di viverla al meglio. In fondo, si tratta di un periodo breve: che peso dovrei sentire?".

"Le confesso una cosa - poi scherza -. Per un'infinità di anni le cravatte le sceglievo io. Adesso il presidente Berlusconi ha gentilmente fatto omaggio a mio marito di numerose cravatte di Marinella. Lo vede? Tra Berlusconi e Monti, almeno nelle cravatte, la continuità di governo c'è".

Del rapporto confidenziale con Sarkozy e Merkel, la moglie del premier spiega che è dovuto al precedente lavoro in Commissione Ue: "Tutti si chiedono della familiarità fra mio marito, la Merkel e Sarkozy, e a me viene da sorridere". "Pochi riflettono sul fatto che mio marito li conosce da vent'anni. Ha conosciuto perfino la precedente moglie di Sarkozy, Cecilia, perché, quando suo marito, ministro delle Finanze, veniva a Bruxelles a discutere con mio marito su contenziosi tra la Commissione europea e la Francia, a volte lei partecipava alle riunioni, essendo membro del gabinetto del marito. E, mi diceva mio marito, era visibile l'influenza di Cecilia sull'atteggiamento che il marito teneva nelle riunioni", conclude.

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