Il leader del Partito Democratico, arrivato a Cernobbio, discute del dl licenziato dal governo
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"Ci sono cose buone ma anche cose da correggere: non possiamo accettare che in nessun caso, anche in caso di sospetti licenziamenti economici, la monetizzazione sia la soluzione esclusiva. Quello è un elemento basico e su questo noi non ci muoviamo". Lo afferma il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, al Forum di Confcommercio a Cernobbio. E aggiunge: "Non è una questione di bandiera del Pd: ragioniamo a nome dei lavoratori".
"E' interesse di tutti fare andare avanti una riforma che contiene cose che a noi interessano molto", ha continuato il segretario del Pd.
"Possibile approvazione entro l'estate"
"E' possibile". Così il leader del Pd ha affermato, dicendo di essere convinto della possibilità che la riforma del mercato del lavoro possa essere approvata entro l'estate. A chi gli domanda se non teme una dilazione nel tempo "ma no, stiamo parlando - fa notare Bersani - di una messa a regime di un sistema di armotizzatori, di meccanismi che dobbiamo guardare bene nel dettaglio". Il leader del Pd, tra le cose da rivedere, indica "il carico di cinque punti sui parasubordinati che si traduce in un minor salario e non va bene. Cerchiamo - questo è l'invito - di avere la dimensione delle cose che stiamo facendo".
"Seguire il modello tedesco"
"Non si pone il problema di non votare. Vogliamo votarlo ma cambiando qualcosa. Non vogliamo una soluzione uguale a quella precedente. Il problema che poniamo è in quale direzione: noi siamo per il modello tedesco, ma la norma è più come quella americana", ha poi riadito. "Noi siamo in Europa - ha aggiunto il leader del Pd - la Germania è quella che meglio funziona al mondo perchè non dobbiamo assomigliare a loro dove le forme particolari di concertazioni sono rilevantissime?".