Il leader del Carroccio: "Una cosa messa in piedi da un balordo". E sul futuro del partito ribadisce: "Soli alle amministrative, siamo su fronti diversi rispetto al Pdl"
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Il leader del Carroccio, Umberto Bossi, sull'inchiesta che vede indagato per corruzione il presidente leghista del Consiglio regionale lombardo, Davide Boni, afferma di non credere a "spartizioni tra Pdl e Lega di cui si parla. Personalmente non ho mai avuto sentore di cose del genere". "La vicenda - dichiara a margine del "parlamento della Padania" - diventa pesante grazie a voi giornalisti". "E' una cosa messa in piedi da un balordo".
"Monti figlio delle banche che rischia di fallire"
Il leader del Carroccio rinnova poi lo spirito polemico contro il Governo dei professori e il premier Mario Monti. Replicando ai giornalisti che gli chiedevano di commentare il miglioramento dei mercati, il senatur ha risposto: "Ma quali mercati.., Monti è un figlio delle banche e dell'Europa che rischia di fallire. E' stato messo lì a fare il senatore a vita per fare il cattivo". "Noi - ha aggiunto - non siamo disposti ad accettare scelte sbagliate quindi faremo tutto quello che dobbiamo fare".
Amministrative, "Lega da sola, accordo con Tosi è un successo del Carroccio"
"Questa è una vittoria della Lega. Gli altri possono avvantaggiarsi solo se la Lega litiga". Umberto Bossi ha commentato così l'annunciato accordo raggiunto dal partito con il sindaco Flavio Tosi per le liste che sosterranno la sua candidatura a Verona.
"Non vedo la necessità per ora di tornare con Berlusconi, siamo su due fronti diversi, lui va con Monti, noi andiamo da soli", ha detto Bossi sulla possibilità di tornare con il Pdl. "Le amministrative - ha aggiunto - saranno sicuramente un banco di prova, è una sfida e noi andiamo da soli dovunque". Sul possibile esito delle amministrative e sui risvolti nel caso in cui non sara' positivo per la Lega, Bossi ha concluso: "Non penso che potrà andare male, la gente sa distinguere".
"La riforma delle pensioni non ci piace"
"Non ci piace la riforma Monti. Noi siamo convinti che dopo 40 anni di contributi si debba avere il diritto alla pensione". Così Bossi torna sul tema della riforma delle pensioni. "Non è possibile - ha aggiunto - che si versino i contributi e non si abbia la pensione, questa è una cosa vergognosa".