Premier in Aula

Crisi, Monti: "Non abbassare la guardia""In dirittura d'arrivo sulla riforma del lavoro"

Il premier suggerisce cautela: "Ci sono ancora rischi di cadute gravi del sistema"

15 Mar 2012 - 20:57
 © LaPresse

© LaPresse

Il governo "ha messo in sicurezza i conti pubblici", ma non bisogna abbassare la guardia, perché "prematuri impulsi al rilassamento possono ancora determinare cadute gravi del sistema". Lo ha detto il premier Mario Monti, in audizione davanti alle Commissioni riunite Attività produttive e Finanze della Camera aggiungendo che "fattori di rischio sono ancora attuali".

Nonostante "l'Italia abbia riacquistato la capacità di mantenere i propri impegni sulla scena internazionale", il premier invita dunque alla cautela sul quadro del risanamento, puntando comunque sulla crescita. "Dopo lo scrutinio positivo dei mercati e delle organizzazioni internazionali sui conti pubblici dell'Italia, testimoniato dall'andamento dello spread, ora occorre rilanciare la crescita", ha spiegato Monti.

"In dirittura d'arrivo sulla riforma del lavoro"
Mentre proseguono gli incontri tra governo e parti sociali, il presidente del Consiglio mostra ottimismo sul futuro della riforma del lavoro. "Il confronto è in dirittura d'arrivo - ha detto il premier alle commissioni Attività produttive e Finanze della Camera -. Il risultato verrà portato in Parlamento".

"Riforma Fisco in prossimo Cdm"
Nei prossimi incontri il Consiglio dei ministri affronterà il tema della riforma del sistema tributario. "Mi avete chiesto della delega fiscale - ha aggiunto il premier - nel Consiglio dei ministri, più improbabile quello di domani più probabile quello della prossima settimana, ci occuperemo del tema".

"Bisogna vigilare sui mercati"
Il premier ha poi lanciato un'allerta sui mercati. "In queste ultime settimane c'è stata una distensione del quadro finanziario italiano e europeo ma che non si è perfettamente normalizzato - ha precisato -. Siamo in una posizione di attenta vigilanza rispetto ai mercati finanziari".

"L'Italia non è più attore della crisi"
"L'Italia non è più un potenziale attore di crisi in Europa". Così il presidente del Consiglio e ministro dell'Economia, Mario Monti, ha commentato l'azione del governo durante la sua audizione presso le commissioni Finanze e Attività produttive della Camera sul decreto legge Liberalizzazioni. "L'andamento dello spread, ha spiegato il premier, prova il favore dei marcati rispetto alle misure per la ripresa dell'economia", ha proseguito il premier. "Chi ci osserva dall'esterno, siano organizzazioni internazionali o mercati, tende a valutarci sinteticamente e complessivamente, apprezzando cioè ciò che è stato fatto: ma siamo attesi a vagli e a verifiche ulteriori", ha aggiunto Monti.

"Crescita frenata da interessi particolari"
Il premier ha comunque le idee molto chiare sulla questione liberalizzazioni. "Il decreto liberalizzazioni intende eliminare le restrizioni alla concorrenza che non derivano solo dai comportamenti delle imprese, ma soprattutto da provvedimenti legislativi adottati spesso in collusione con rappresentanti delle categorie - ha spiegato durante l'audizione - . La difesa degli interessi particolari non ha giovato alla crescita economica e all'equità". "Più concorrenza vuol dire minori rendite di posizione e minori freni all'economia che sono delle imposte occulte che attraverso interventi dei pubblici poteri determinano dei gravami con vantaggi indebiti per altri cittadini", ha aggiunto. "Questo è un appello nell'interesse del Paese: l'approvazione del testo sulle liberalizzazioni è prioritario - ha aggiunto -. Se si indulgesse troppo, i risultati sarebbero vanificati. Per questo faccio un appello al senso di responsabilità della Camera: è in interesse generale del Paese mantenere l'equilibrio raggiunto al Senato ed approvare definitivamente".

Liberalizzazioni, Monti: "Opera non finita"
"Sul fronte liberalizzazioni l'attività normativa non può dirsi mai finita: non si elimina l'obbligo per il governo di presentare ddl sulla concorrenza - ha detto Monti -. Quella può esser sede appropriata per continuare l'opera e andare più in là, per fare una manutenzione intelligente ed adeguata". "Il decreto legge sulla concorrenza non ha perso un grammo del quantum di liberalizzazioni ma anzi ha acquistato in realismo e capacita' di applicazione- ha proseguito -. Lo afferma il premier Mario Monti davanti le commissioni della Camera replicando così a quanti anche all'estero hanno più volte parlato di 'arretramenti' durante l'iter".

"Germania, prima inavvicinabile, ora partner"
Monti ha parlato anche dei rapporti con gli altri Paesi Ue. "Stiamo lavorando attivamente con partner europei fino a poco mesi fa inavvicinabili. Penso alla Germania con cui ci siamo avvicinati per coniugare politiche di rigore finanziarie e politiche per la crescita" ha affermato.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri

Sullo stesso tema