Al ministro risulterebbe "molto difficile capire il no dei sindacati". E annuncia: "No a paccata di miliardi se si dice no alla proposta". Bonanni (Cisl): "Governo sia attento o salta tutto"
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Il ministro del Welfare Elsa Fornero, ottimista sull'accordo con i sindacati per la riforma del mercato del lavoro, assicura che questa bozza è buona e dice che "risulterebbe molto difficile capire il no dei sindacati" alla proposta. Ma il leader della Cisl Raffaele Bonanni chiede modifiche su mobilità e ammortizzatori sociali e avverte: "Il governo deve stare attento. Se, dopo la vicenda pensioni, salta anche questo tavolo, c'è una cesura non facile".
"Confido nell'accordo e lavoro per questo - ha detto la Fornero - l'entità del cambiamento è tale che posso capire che l'interpretazione di primo acchito sia uno shock. Però io ritengo che la riforma sia una buona riforma e mi risulterebbe molto difficile capire da parte del sindacato italiano che non si dichiari d'accordo con una riforma che lavora per l'intrusione e l'universalità degli ammortizzatori sociali".
Fornero: "Senza il sì niente paccata di miliardi"
Il ministro del Lavoro chiarisce: l'esecutivo si impegna a trovare "risorse più adeguate" per fare in modo che il meccanismo degli ammortizzatori ed il mercato del lavoro funzionino bene ma il governo non è disponibile a mettere "una paccata di miliardi"' di fronte ad un sindacato che dice "no".
Bersani: "Nessuno ha visto paccata di miliardi"
Su queste parole del ministro Fornero, interviene il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. "Non ero al tavolo" sul lavoro con il governo, dice. "Però nessuno mi ha riferito di aver visto una paccata di miliardi. Forse si sono dimenticati di dirmelo" aggiunge. Bersani poi attacca Alfano, segretario Pdl che, in vista del vertice tra i leader della maggioranza e Mario Monti ha sottolineato che a occuparsi di lavoro è il Pdl perché il Pd pensa alla Rai. "Lasciamo stare Alfano, il capo della classe operaia..." afferma.
"Basta privilegi"
La riforma del mercato per renderlo più inclusivo e dinamico dovrebbe prevedere "maggiore facilità" di entrata e un po' più di facilità di uscita". Per il ministro del Lavoro è necessario "smantellare le protezioni" che si sono costituite "fino alla difesa dei privilegi".
"Lavoriamo a un piano di ammortizzatori universali"
"Il concetto chiave è universalismo, ammortizzatori universali". Lo ha ribadito la Fornero che ha poi spiegato il significato dell'assicurazione sociale per il pubblico impiego (Aspi), inserita nella riforma: "Noi abbiamo dato una sigla per dire: non sei disoccupato ma una persona che momentaneamente non ha più un lavoro e vogliamo aiutarti a rafforzare il tuo capitale umano, dandoti una sorta di indennità che ti aiuti a trovarne uno nuovo".
Bonanni: "Attenti o salta il tavolo"
Anche Bonanni fa dei distinguo. "Io, che rappresento una linea sindacale molto responsabile - ha aggiunto il leader della Cisl - e non abbiamo mai lesinato in responsabilità, chiediamo responsabilità anche agli altri, anche al governo".
Il "no" alla riforma arriva anche da Rete Imprese
"L'aggravio dei costi previsto dalla riforma del lavoro presentata dal governo è inaccettabile per le imprese. Se non ci saranno modifiche sostaziali, non firmeremo l'accordo". A ribadirlo Marco Venturi, presidente dell'associazione.