Emendamento al dl semplificazioni per estendere la norma anche ad authority e regioni
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E' stato approvato dalle commissioni Affari costituzionali e Lavoro di Senato e Camera, con il solo voto contrario della Lega, il parere sul Dpcm che fissa il tetto agli stipendi dei manager delle amministrazioni centrali a circa 300 mila euro, pari allo stipendio del primo presidente della Corte di cassazione. La norma sarà operativa da subito. Con un emendamento al decreto semplificazioni il tetto verrà esteso anche ad Authority ed Enti locali.
Accolta anche la tesi dell'esecutivo secondo la quale "non vi sarebbero ostacoli a un'applicazione immediata" dei tetti retributivi per "inderogabili esigenze" di contenimento della spesa.
Patroni Griffi: "Andremo fino in fondo"
"Andremo fino in fondo". Così ha commentato il ministro della Pubblica amministrazione Filippo Patroni Griffi in merito al parere espresso dalle commissioni parlamentari della Camera sul tetto agli stipendi dei manager pubblici. "Valuteremo attentamente i pareri di Camera e Senato sia per le osservazioni riferite allo schema di decreto sia sui suggerimenti formulati sul piano normativo", ha spiegato.
Tetto stipendi anche per Authority e Enti locali
Per applicare con certezza un tetto allo stipendio dei vertici delle authority e delle autonomie verrà presentato un emendamento al dl semplificazioni. E' quanto si è stabilito durante la riunione delle Commissioni Affari Costituzionali e Lavoro che hanno dato parere favorevole alla norma del Governo che introduce un limite per gli emolumenti dei grand commis dello Stato. Lo hanno spiegato l'ex ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta e il capogruppo in Commissione Affari Costituzionali, Gianclaudio Brescia.