Dibattito a Tgcom24

Caso Mills, "Ora riformare la giustizia"

Gasparri, Granata, Merlo, Pecorella e Barbato a Tgcom24

26 Feb 2012 - 17:24
 © Ansa

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All'indomani della sentenza di proscioglimento per prescrizione di Silvio Berlusconi per la vicenda Mills, emessa in primo grado dal tribunale di Milano, Tgcom24 ha ospitato nei suoi studi un acceso dibattito animato dagli esponenti politici di ogni schieramento. Varie le reazioni e le posizioni di deputati e senatori.

MAURIZIO GASPARRI (PDL): "PIÙ GIUSTA L'ASSOLUZIONE"

Ai microfoni di Tgcom24 Maurizio Gasparri, Senatore e presidente del gruppo parlamentare Popolo delle Libertà, prende le difese del Cavaliere e dichiara: “Avremmo preferito un giudizio assolutorio nel merito. Prendiamo atto che la procura di Milano ha sostenuto una tesi che è risultata infondata agli occhi del tribunale di Milano. De Pasquale è stato prevenuto nei confronti di Berlusconi, negando l’evidenza sui tempi di prescrizione”. E proprio riguardo i tempi della giustizia italiana ha aggiunto: "Tutti hanno diritto a una giustizia rapida”.

GIORGIO MERLO (PD): "NECESSARIA LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA"

In totale disaccordo con la posizione di Gasparri per quanto riguarda l'assoluzione piena di Berlusconi, il Vice presidente della commissione Vigilanza Rai Giorgio Merlo trova che il dibattito Pro-Contro Berlusconi sia ormai giunto ad un livello estenuente, e ribadisce la sua posizione favorevole ad una riforma che velocizzi i tempi della giustizia e garantisca la responsabilità giuridica: “Quello sui processi di Berlusconi è un dibattito che inizia a stancare perché dura da 18 anni. Detto ciò, ritengo che sia necessaria la riforma della giustizia. Si deve garantire velocità e responsabilità di chi giudica. Centrare questi obiettivi sarebbe un grande passo avanti”

FABIO GRANATA (FLI): "RINUNCIA ALLA PRESCRIZIONE? DEMAGOGIA"

Il Deputato di Futuro e Libertà Fabio Granata sottolinea il cambiamento del clima politico in questi mesi di Governo Monti e crede sia il giusto periodo per riformare la giustizia: “Occorre puntualizzare che con la nuova fase politica, i toni della discussione sono cambiati - e ancora  - Se si arriverà a una riforma della giustizia è perché si smetterà di fare leggi ad personam e quando la politica non chiederà più un passo indietro alla magistratura”. Ma in disaccordo con la sentenza commenta: "Tuttavia si è arrivati a una prescrizione perché il Parlamento ha lavorato per modificare i tempi di prescrizione tra cui anche le questioni private del presidente Berlusconi". Riguardo alla richiesta di rinunciare alla prescrizione fatta da Bersani e Veltroni, Granata dichiara: "Chi sostiene che Berlusconi debba rinunciare alla prescrizione, ritengo stia facendo demagogia. Non è stato comunque edificante il clima di questi anni che si è respirato in Parlamento e non mi riferisco tanto a questa prescrizione, piuttosto a quanto avvenuto ad esempio con il voto su Cosentino”

GAETANO PECORELLA (PDL): "SENTENZA DOVEROSA"

Il Deputato Pdl Gaetano Pecorella, padre della legge Pecorella riguardante l'inappellabilità del Pm alle sentenze di prescrizione, esulta per l'esito del processo: "Non si può continuare all’infinito sulla contrapposizione sulla persona di Berlusconi. Parliamo di giustizia, ma a prescindere dalla situazione di Berlusconi. Nel clima politico non è cambiato nulla perché questa sentenza era doverosa e dimostra che ci sono magistrati che possono applicare la legge correttamente”. Riguardo i tempi della giustizia e il meccanismo della prescrizione Pecorella ha dichiarato: “Quando una persona è stata oggetto della magistratura per 18 anni è poco ragionevole pensare che possa rinunciare alla prescrizione per fidarsi della magistratura. Bisognerebbe ripensare il sistema della prescrizione. Qui non è stata fatta una mezza giustizia, qui non si è fatta giustizia, perché non sappiamo se l’imputato sia colpevole o innocente. Credo che i sistemi americano e francese siano i migliori. Io non credo nella corsia preferenziale per i politici. La celerità della giustizia è un diritto di tutti e non credo che debba essere prerogativa solo della politica. Deve essere il politico a insistere sull’essere giudicato, però ci vuole una magistratura libera da pregiudizi politici”.

FRANCESCO BARBATO (IDV): "BASTA A GUERRA PRO E CONTRO BERLUSCONI"

Anche il Deputato dell'Italia dei Valori Francesco barbato critica l'esito della sentenza che prescrive il processo Berlusconi - Mills e le leggi ad personam dei precedenti Governi: “C’è un 10 a zero contro gli italiani. Questo perché sono dieci i processi da cui Berlusconi è uscito sebbene fosse colpevole, tra amnistia, depenalizzazioni e prescrizione. E’ la dimostrazione che si ha la prova provata che il Parlamento purtroppo è stato usato per fare da scudo alle questioni persone e giudiziarie di Berlusconi. Per il caso Mills è stato sdoppiato il processo e questo è un doppio costo. Si sono fatti due processi per rendere indenne Berlusconi”.  E aggiunge, d'accordo con Granata riguardo la demagogia della richiesta di rinunciare alla prescrizione: “Non sono d’accordo con Bersani. Non si può continuare con il match tra pro e contro Berlusconi. Il Paese vuole risposte concrete e non è interessato a tutto ciò. Il problema non è Berlusconi, ma nelle vene del nostro Stato c’è della mala politica che ha determinato uno stallo e il distacco tra etica e morale. Tra l’Italia e gli altri paesi europei c’è uno spread giudiziario”.

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