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Liberalizzazioni, governo presenta modifiche

Emendamenti al decreto legge sui tribunali delle imprese (che salgono da 12 a 20) e facilitazioni per le Srl semplificate

25 Feb 2012 - 19:57
 © LaPresse

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Il governo ha presentato le sue modifiche al decreto legge sulle liberalizzazioni. Modifiche sul tribunale delle imprese le cui sedi salgono da 12 a 20. La Lombardia ne avrà due: Milano e Brescia. Per finanziare le strutture raddoppia il contributo unificato. Ancora più facile aprire la Srl 'semplificata' visto che il notaio sarà gratuito. L'atto costitutivo sarà redatto per atto pubblico. Resta il capitale a un euro.

Stralciato l'obbligo del preventivo per i professionisti
Via l'illecito disciplinare per i professionisti che non ottemperino alla previsione di comunicare al cliente in modo preventivo il compenso secondo quanto previsto dalle norme contenute nel dl liberaLizzioni. Nell'emendamento del governo sparisce l'espressione: "l'inottemperanza di quanto disposto nel presente comma costituisce illecito disciplinare del professionista".

Tribunali delle imprese salgono a 20
Cambia la norma sull'istituzione delle sezioni specializzate in materia di impresa contenuta nel dl liberalizzazioni. Vengono istituiti 8 nuovi tribunali di impresa, che si uniscono così alle 12 sezioni specializzate esistenti, con questo criterio: uno presso i tribunali e le corti di appello con sede nel capoluogo di ogni regione dove le prime non esistono. La Lombardia, tuttavia, ne avrà due: oltre a Milano ci sarà Brescia. L'istituzione delle sezioni specializzate non comporta incremento di organico. Lo prevede un emendamento del governo al dl liberalizzazioni. Per il territorio compreso nella regione Valle D'Aosta e Trentino Alto Adige sono competenti rispettivamente Torino e Venezia.

Notaio gratis per le Srl semplici
Il notaio per aprire una Srl "semplificata" sarà gratis. Vigilerà il consiglio del notariato. L'atto costitutivo sarà redatto per atto pubblico e arriverà allo scopo un modello standard. Lo prevede un emendamento dei relatori al decreto liberalizzazioni appena depositato. Resta il capitale a 1 euro e sarà individuato anche uno statuto standard.

Cambi in vista anche per la rete elettrica
Potrebbe cambiare il meccanismo di remunerazione della rete elettrica gestita da Terna. Un emendamento dei relatori prevede infatti che "l fine di facilitare ed accelerare la realizzazione delle infrastrutture di rete di interesse nazionale, su richiesta dei concessionari l'Autorità per l'energia istruisce la domanda ricevuta circa l'individuazione dei singoli asset regolati definendo la relativa remunerazione entro 90 giorni dal ricevimento della stessa richiesta". Scompare, rispetto alla precedente edizione, la parte che recita: "senza alcun aumento della remunerazione complessiva del capitale e della tariffa rispetto alla regolazione in corso". Si potrebbe quindi pensare che verrebbe eliminato il tetto per la remunerazione della rete nazionale.


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