Pd, Pdl e Terzo Polo "riducono i danni". Non si arriva a dimezzare gli onorevoli
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Taglio dei parlamentari, ma davvero mini. Questo il risultato dell'accordo a tre, Pdl, Pd e Terzo Polo per avviare l'agenda delle riforme. I deputati diventano, se l'operazione andrà in porto, 500, i senatori 250, anche il numero definitivo dipenderà dai collegi.
Stando a quanto è trapelato, entro due al massimo tre settimane si potrebbe giungere a un documento condiviso sulle riforme costituzionali tra i tre schieramenti che sostengono il governo Monti.
Nel testo, frutto delle intese raggiunte durante il lavoro preparatorio delle scorse settimane e confermato dal vertice dei tre leader, si prevede anche il superamento del bicameralismo perfetto, la sfiducia costruttiva, il potere di nomina e revoca dei ministri da parte del presidente del Consiglio, la riforma dell'articolo 117 della Costituzione. I tempi a cui stanno pensando i tre leader sono assai rapidi, compatibilmente con la procedura di revisione costituzionale prevista dall'articolo 138 della Carta.