"Con Bossi torneremo a collaborare". Plauso del leader all'intervento del Colle sulle toghe
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Il rapporto tra Pdl e Lega non è in discussione. Ne è convinto Silvio Berlusconi, ottimista sul futuro di un nuovo accordo col Carroccio. "La Lega in primavera intende andare da sola, ma sono certo che la collaborazione continuerà", ha detto a "La telefonata" di Belpietro. "Il Pdl sosterrà il governo Monti fino a quando potremo portare in Parlamento quelle riforme che sono assolutamente indispensabili", ha aggiunto.
Insomma, Lega e Pdl non sono separati anche se, ammette Berlusconi, "in questo momento i leghisti hano bisogno didimostrare la loro identità e pensano di andare da soli alleamministrative, ma la collaborazione è robusta e leale econtinuerà ancora".
"Toghe, bene Napolitano
Il leader del Pdl è poi intervenuto a proposito dell'intervento di mercoledì del Presidente della Repubblica a proposito del Csm, dicendo: "Il Capo dello Stato ha fatto bene,io ho la coscienza di aver servito in questi mesi il mio Paese esono stato ripagato con l'accanimento dalla magistratura". Questo il commento di Berlusconi all'appello di Napolitano che, ha spiegato Belpietro, "ha dettoai magistrati di stare più zitti e diesternare di meno".
"La mia amarezza - ha proseguitoBerlusconi - è che dopo tanto impegno messo per il mio Paesevengo trattato peggio di un delinquente, con accuseinconsistenti".
"Monti avanti fino alle riforme"
Quanto all'attuale premier Monti, secondo Berlusconi deve restare "fino a quando, attraverso questo governo, si potranno portarein Parlamento quelle riforme indispensabili da realizzare per ilPaese, e per ottenere le quali io mi sono fatto da parte".
"Il mio gesto - haripreso - è unico nella storia della Repubblica.Noi siamo maggioranza nel Parlamento e ci siamo fatti da parteper il governo dei tecnici, questo non solo per approvare leleggi d'emergenza chieste dall'Europa, ma soprattutto per poterapprovare in Parlamento quelle riforme che sono l'architetturacostituzionale del Paese, senza le quali non lo si puòmodernizzare: meno deputati, la Corte costituzionale, i poteridel premier, la riforma della giustizia, del fisco e del lavoro.Sono tutte riforme che una forzapolitica non può fare da sola".