Davanti alle commissioni

C'è crisi, il ministro della Difesa taglia:meno uomini nell'esercito e meno F-35

L'ammiraglio Di Paola: "Bisogna passare da 183mila a 150mila soldati e ridurre di 10mila unità il personale civile" nei prossimi 5-6 anni. I generali saranno il 30% in meno

15 Feb 2012 - 11:29
 © Dal Web

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Oggi ci sono 183mila militari e 30mila civili nella Difesa: occorre scendere progressivamente, verso 150mila militari e 20mila civili, con una riduzione di 43mila unità. Lo ha detto il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, alle commissioni Difesa congiunte di Senato e Camera. L'obiettivo, ha spiegato Di Paola, "si potrà raggiungere in dieci anni o poco più attraverso la riduzione degli ingressi del 20-30% e l'applicazione di forme di part time".

Per ammiragli e generali, ha aggiunto il ministro, "ci sarà una riduzione superiore, nell'ordine del 30%. E' un percorso doloroso ma inevitabile". L'idea, ha spiegato, è quella di ridurre del 30% le strutture della Difesa nel giro dei prossimi 5-6 anni: "Dobbiamo impostare un'incisiva revisione del nostro strumento militare, sostenibile nel tempo e compatibile con le risorse che il Paese e il Parlamento metteranno a disposizione".

Una riforma di queste dimensioni, ha però rimarcato l'ammiraglio, "non si può fare senza dibattito e ampia condivisione", con provvedimenti "graduati nel tempo per far fronte alla ineludibile realtà di difficoltà finanziaria nella quale ci troviamo, nonché alle esigenze di sviluppo del settore".

Il taglio riguarderà anche il dispositivo di difesa aerea, con un taglio all'acquisto dei caccia F-35 che passano "da 131 a 90 velivoli, con una riduzione del 40% rispetto alla commessa originaria". La componente aerotattica, ha sottolineato Di Paola, "è irrinunciabile: ora è assicurata da Tornado, Amx e Av-8B, che nell'arco di 15 anni usciranno per vetustà dalla linea operativa. Saranno sostituiti dal Jsf, che è il miglior velivolo in linea di produzione, nei programmi di ben 10 Paesi". L'Italia, ha aggiunto, "ha già investito 2,5 miliardi di euro. Ci eravamo impegnati ad acquistarne 131, ora il riesame del programma ci porta a ritenere perseguibile l'obiettivo di 90 velivoli, un terzo in meno".

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