Molte proposte fotocopia: 7 volumi, 2.496 pagine. Dai mercatini alle frequenze tv. Solo 300 dall'opposizione
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Sono 2.299 gli emendamenti presentati al decreto liberalizzazioni in Commissione Industria del Senato. Sette i volumoni per 2.496 pagine complessive. Tornano alla memoria con questo provvedimento le vecchie finanziarie, dove c'era il cosiddetto "assalto alla diligenza". Parecchie proposte di modifica comunque dovrebbero essere accorpate. Tanti risultano infatti gli emendamenti-fotocopia.
Pioggia di "stop" sulle professioni
Pioggia di emendamenti sull'articolo 9 del decreto liberalizzazioni: le proposte di modifica sono circa 200. Tra queste se ne segnalano sei tra Pdl, Cn e Lega, che chiedono l'abrogazione totale dell'articolo. Una decina di emendamenti dicono 'no' all'abolizione delle tariffe. Molte ancora le proposte, soprattutto del Pdl, contrarie all'obbligo di preventivo. Sulla esigenza di togliere la sanzione a chi non fa il preventivo, oltre al Pdl, anche un emendamento del Pd e uno del Terzo Polo.
Frenata anche degli "Ordini"
La lobby dei professionisti sembra dunque essersi fatta sentire in Parlamento. Oltre alla questione delle tariffe, spulciando gli emendamenti depositati alla Commissione Industria del Senato, emerge anche una richiesta di intervenire sulle norme relative ai tirocini con uno piu' stringente coinvolgimento dei Consigli nazionali degli Ordini. Sulle societa' di professionisti diversi gli emendamenti (sempre per lo piu' del Pdl) che chiedono di fissare al 25% il tetto per la presenza di soci non professionisti.
Dal canone Rai alle separazioni
Dalla semplificazione in tema di separazione consensuale dei coniugi, proposta da Salvo Fleres di Coesione Nazionale, alla liberalizzazione della pratica del tiro a segno, chiesta da Maurizio Saia, sempre di Cn. Tra le proposte un po' 'particolari', rispetto ai contenuti e agli obiettivi di apertura del mercato del dl, anche la corsia piu' veloce per la disdetta del canone Rai (Giuseppe Valditara del Terzo Polo). Helga Thaler (Terzo Polo) coglie l'occasione invece per chiedere l'abolizione dell'Imu, la nuova imposta sugli immobili, sui ''fabbricati rurali di montagna funzionali all'azienda agricola'', come le stalle e i fienili.
Il Pd alla carica sulle frequenze tv
Torna la questione dell'asta frequenze tv: tra gli emendamenti al dl Liberalizzazioni, presentati alla Commissione Industria del Senato, figurano due proposte di correzione del Pd (Perduca, Poretti e Vita) che chiedono ''una procedura di assegnazione su base onerosa'' di una parte delle frequenze per le quali e' invece previsto il meccanismo del 'beauty contest'. Negli emendamenti in questione si chiede anche di assegnare una quota delle frequenze ''a condizioni agevolate'' a imprese a gestione prevalentemente femminile o gestite da soggetti con meno di 35 anni di eta'.