Intanto gli avvocati del partito e il magistrato valutano l'offerta dell'ex tesoriere di mettere a disposizione due appartamenti come risarcimento
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Presto i magistrati della Procura di Roma potranno avere i documenti contabili della Margherita, dopo quanto avvenuto ieri, con la Guardia di finanza bloccata al Senato. Gli avvocati di fiducia del partito hanno infatti comunicato ai pm l'intenzione di mettere a disposizione i risultati della "due diligence", avviata su fondi e depositi della Margherita.
Potrebbero quindi essere gli stessi vertici del partito a consegnare agli inquirenti gli estratti conto relativi agli ultimi quattro anni (2007-2011), ritenuti preziosi per capire come l'ex tesoriere Luigi Lusi abbia gestito i bilanci. In caso contrario la Procura potrebbe accedere ai conti anche acquisendoli presso la sede centrale della Bnl.
Sul fronte della trattativa tra il partito e l'ex tesoriere per il risarcimento dei 13 milioni di cui si è persa traccia, oggi nuovo incontro in Procura tra gli avvocati della Margherita, i penalisti Titta Madia e Alessandro Diddi, e il procuratore aggiunto, Alberto Caperna. A quanto pare spetterà a un avvocato civilista e a un notaio risolvere, per conto del partito, il problema della restituzione di parte dei soldi.
Preso atto dell'offerta avanzata dal senatore espulso due giorni fa dal Pd, il civilista e il notaio dovranno accertare, anzitutto, che le quote della società Ttt, proprietaria dell'appartamento al centro di Roma e di una villa a Genzano nella disponibilità di Lusi, non siano gravate da debiti. Fissato il valore sul mercato dei due immobili (che potrebbe superare i 5 milioni di euro), i due professionisti potrebbero quindi suggerire alla Margherita la nomina di un suo rappresentante nella società Ttt.