Il ministro Passera: "L'articolo 18 non sarà l'unico tema al tavolo con le parte sociali"
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Con le parti sociali c'è "un dialogo" in corso, ma "il governo sa e farà di tutto per prendere il treno. E se lo facciamo insieme siamo contenti altrimenti il governo cercherà comunque di farlo". Lo avrebbe detto, secondo quanto trapela, il ministro del Welfare, Elsa Fornero, al tavolo sulla riforma del mercato del lavoro. "Auspichiamo un incontro fruttuoso", ha detto il ministro aprendo l'incontro.
"Saremo giudicati - avrebbe aggiunto la Fornero - dagli italiani che hanno subito esclusioni e non hanno avuto prospettive, appiattendosi su precarietà e basse aspirazioni. L'incontro di oggi non è rituale perché l'Ue, i mercati, noi e voi sappiamo che questa è un'occasione per fare una cosa buona. E se non la cogliamo, perdiamo".
"Riforma incisiva in poche settimane, obiettivi condivisi"
Il ministro ha poi riaffermato "la piena determinazione del governo a realizzare una riforma incisiva nel volgere di poche settimane". Al termine dell'incontro con le parti sociali ha spiegato che il confronto è "stato contrassegnato da un clima positivo e di collaborazione". Ci sono, ha aggiunto la Fornero, "obiettivi generali condivisi, mi sento di dire, da tutti i partecipanti al tavolo".
Al tavolo è arrivato anche il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, rientrato a Roma da Torino dove mercoledì ha incontrato i vertici della Fiat. La delegazione della Uil fino ad ora è stata guidata dal segretario confederale Guglielmo Loy. Per l'esecutivo, oltre al ministro Fornero, siede al tavolo il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera.
Passera: "Non si parlerà solo di articolo 18"
Proprio il ministro passera, intervenendo a 'La Telefonata di Belpietro' su Canale 5, ha chiarito che l'articolo 18 "sara uno dei temi trattati, non l'unico". "Monti ha detto che il mercato del lavoro è fatto di persone molto garantite e di persone troppo poco garantite - ha continuato Passera - che sono quelle fuori".
"L'apartheid è proprio il concetto di un mondo diviso in due: chi è fuori è fuori e ha pochissime tutele e bisogna lavorare sulla riduzione dell'abuso del precariato che nel nostro Paese è certamente una realtà e, dall'altra parte, ci sono regole che effettivamente rendono difficile l'entrata nel mondo regolare del lavoro proprio perché le tutele sono eccesive in taluni casi. La voglia di superare questa situazione - ha concluso - per creare posti di lavoro e facilitare l'introduzione di giovani nel mondo del lavoro è l'obiettivo primario del governo".