PAURA DEL TERRORISMO

Licenziamenti, Sacconi: "Rischio terrorismo"

Il ministro: "Spero che la violenza verbale non diventi fisica"

30 Ott 2011 - 16:06
 © LaPresse

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"Ho paura, ma non per me, perchè io sono protetto, bensì per le persone che potrebbero non essere protette e diventare bersaglio di violenza politica che nel nostro Paese non si è del tutto estinta". Lo ha detto il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi. "L'Italia ha conosciuto l'anomalia di circa 40 anni di terrorismo - ha continuato -. Mi auguro che non si arrivi all'omicidio come è già accaduto con Marco Biagi".

"Oggi vedo una sequenza dalla violenza verbale, alla violenza spontanea, alla violenza organizzata che mi auguro non arrivi ancora una volta anche all'omicidio come è accaduto, l'ultima volta 10 anni fa proprio con il povero Marco Biagi nel contesto di una discussione per molti aspetti simile a quella di oggi", ha spiegato il ministro, riferendosi all'articolo 18 e alle proposte del governo presentate all'Ue per il mercato del lavoro.

"Già allora parlavamo non di licenziamenti facili, termine che è assolutamente falso ma, piuttosto, di come incoraggiare le imprese a intraprendere, ad assumere, ad ampliarsi, a crescere anche attraverso l'idea che se poi le cose non andassero bene, se poi le cose si rivelassero difficili, le imprese, come hanno fatto il passo in avanti dovrebbero fare magari anche un mezzo passo indietro", ha aggiunto.

Camusso: "Sacconi parli con dati concreti"

Le affermazioni del ministro Maurizio Sacconi sul rischio terrorismo sono "preoccupanti". Così il segretario della Cgil, Susanna Camusso, ha commentato le parole del ministro. "Mi auguro che Sacconi lo faccia perchè ha elementi e non per inquinare un clima difficile - ha spiegato -. Questi argomenti vanno trattati con grande cautela, sennò poi si rischia di invocare le cose...". "Se ci sono elementi, è giusto che la politica discuta e il Parlamento decida cosa fare", ha precisato ancora la Camusso. "Penso che il paese debba difendere tutte le opinioni e le persone - ha continuato - Se ci sono elementi" nel senso indicato da Sacconi, "è utile che si dotino le forze ordine degli strumenti per proteggere le persone, visto che in questa fase si pensa a tagliare i fondi per le forze di sicurezza".

D'Antona: "Sacconi non evochi il terrorismo"
"Purtroppo il rischio c'e' ma Sacconi farebbe bene a non evocare il terrorismo e a non creare spaccature che ha gia' creato nel mondo del lavoro con questa sua fissazione sui licenziamenti". Questa invece la reazione della deputata Pd Olga D'Antona, vedova del giuslavorista Massimo D'Antona ucciso dalle Br nel '99. "Quindi - insiste D'Antona - il ministro farebbe bene a non evocare il terrorismo e a non creare fratture del tipo che ha già creato".

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