L'associazione richiama il governo: "Applicare quanto annunciato per abbassare subito l'Irpef"
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Quanto costa la macchina della politica? E' presto detto: 350 euro l'anno a famiglia. I conti li ha fatti la Confcommercio secondo la quale sono 9 i miliardi che ogni anno lo Stato impiega per far funzionare tutti gli organi legislativi nazionali e decentrati. "Basterebbe ridurre di un terzo questa spesa per far abbassare l'aliquota Irpef dello 0,8%", dice ancora l'associazione.
Una possibile azione di contenimento della spesa pubblica - sottolinea Confcommercio - "potrebbe partire dai costi della rappresentanza politica - ovvero quelli che i cittadini complessivamente sostengono per eleggere e far funzionare l'insieme degli organismi legislativi nazionali e decentrati - che, nel nostro Paese, ammontano ad oltre 9 miliardi di euro l'anno, corrispondenti a poco più di 350 euro per nucleo familiare, circa 150 euro a testa.
Ridurre subito i parlamentari
Applicando ai circa 154mila rappresentanti politici dei vari organi collegiali nazionali e locali l'ipotesi - più volte ventilata e condivisa da più parti - della riduzione di poco più di un terzo del numero dei parlamentari si avrebbe, infatti, un risparmio di spesa di oltre 3,3 miliardi all'anno. Cifra sufficiente ad attuare una riduzione permanente di circa 8 decimi di punto della prima aliquota Irpef a beneficio di oltre 30 milioni di contribuenti o, in alternativa, ad ottenere permanentemente una somma di 2.900 euro all'anno da destinare a tutte le famiglie in condizioni di povertà assoluta".
Un totale di 9,1 miliardi l'anno
Nel complesso i costi monetari misurabili della rappresentanza politica, calcolati per l'anno 2009, afferma Confcommercio, superano i 9,1 miliardi di euro e quindi, considerando i quasi 25 milioni di famiglie e gli oltre 60 milioni di abitanti, i costi della rappresentanza politica valgono circa 367 euro per nucleo familiare, pari a 152 euro a testa.
In una vita spendiamo 12mila euro
Immaginando una vita media di 80 anni sia per le donne che per gli uomini, e un'indicizzazione dei costi della politica pari al tasso d'inflazione a sua volta pari al tasso d'interesse nominale, al momento della nascita ogni cittadino italiano dovrebbero considerare un debito vitale per costi della rappresentanza pari a poco più di 12.000 euro (152 per 80 anni di vita). Questo peso - sottolinea l'associazione - non ha nulla a che vedere con i costi della burocrazia o con i costi non monetari della stessa politica.
Meno rappresentanti, meno spesa
Di fatto si tratta di una spesa di 59.000 euro medi circa per ognuno dei 154.000 membri di organi collegiali. Con un taglio del 36,5% di questi rappresentanti (la riduzione che si prevede per il Parlamento), si avrebbe un risparmio di 3,3 miliardi.
Ecco una tabella sui costi della rappresentanza politica (in milioni di euro):
valore assoluto incidenzaCOSTI DIRETTI: 1.771,4 19,4%COSTI FUNZIONAMENTO 7.037,7 76,9- di cui indiretti 4.287,6 46,9- di cui gestionali 2.750,1 30,1ALTRI COSTI 339,5 3,7-di cui contr a partiti 292,5 3,2-di cui contributi a giornali 47,0 0,5TOTALE COSTI MONETARI 9.148,6 100.