Un conteggio sbagliato di 100 schede lo fece diventare parlamentare per la prima volta nel 2001
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Luciano Maria Sardelli, nato a San Vito dei Normanni (Brindisi), il 31 ottobre del 1955 di professione medico. Prestato alla politica da oltre un decennio, il pediatra pugliese rischia di diventare l'ago della bilancia per la fiducia al governo Berlusconi. Capogruppo dei Responsabili alla Camera, divenne storica la sua prima elezione alla Camera dovuta ad un errore di trascrizione da parte di un presidente di collegio.
La biografia politica
Iscritto al gruppo parlamentare di Forza Italia, il 6 ottobre del 2005 lascia il partito e passa al gruppo misto. Durante la XIV legislatura è componente della IX commissione parlamentare (trasporti, poste e telecomunicazioni) e della commissione parlamentare per l'infanzia. Alle elezioni politiche del 9 e 10 aprile 2006 si è candidato con la lista Lega Nord-Movimento per l'Autonomia, senza essere eletto.
In occasione delle elezioni politiche del 2008 è rieletto alla Camera con l'Mpa. Nel gennaio 2010 contribuisce a fondare un nuovo partito di ispirazione meridionale che sostiene la maggioranza, Noi Sud, di cui è eletto capogruppo. Il 18 gennaio 2011 i membri di Noi Sud si uniscono ad altri gruppi a sostegno del Governo Berlusconi IV, dando vita a Iniziativa Responsabile, di cui Sardelli ricopre l'incarico di capogruppo.
La contestata elezione del 2001
L'elezione alla Camera dei deputati nel 2001 di Sardelli è dovuta ad un errore nel verbale dello scrutinio: candidato per la Casa delle Libertà nel collegio di Mesagne (BR), grazie ad un'inversione nella trascrizione delle schede scrutinate avvenuto nel seggio 7 di Latiano, che gli assegna un centinaio di voti in più e un centinaio in meno al rivale dell'Ulivo Cosimo Faggiano, Sardelli riesce a vincere il collegio per circa cento voti di scarto in più e va a ricoprire l'incarico di deputato.
Sottoposto il caso alla giunta per elezioni della Camera, questa si limita a ricontare le schede bianche e nulle senza modificare l'esito ufficiale; successivamente, dopo il ricorso di Faggiano alla magistratura per falso perseguibile d'ufficio, il tribunale non riscontra un reato nel verbale di seggio ma solo un mero errore materiale, archiviando il fatto (non essendoci reato, la competenza resta alla giunta per le elezioni) e Sardelli viene quindi confermato deputato nonostante l'iniziale disguido e l'errato calcolo dei voti complessivi del collegio.
[Fonte Wikipedia]