LEGGE ELETTORALE

Maroni: "Procedere con referendum"

Dopo il deposito delle firme in Cassazione per l'abolizione del "Porcellum". Fini: "Riforma elettorale sia scelta condivisa". Calderoli: "Prima si presenti riforma federale"

01 Ott 2011 - 13:39
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"Sono rimasto impressionato dal numero di firme raccolte: anche questo è un segnale forte, sono dell'opinione che vada ascoltato e che si debba procedere al referendum". Così Roberto Maroni ha commentato il deposito delle firme in Cassazione per l'abolizione del "Porcellum". "Non so se il Parlamento lavorerà sulla riforma della legge elettorale, ma se lo fa - ha proseguito il ministro dell'Interno - dovrebbe riformarla nel senso del referendum".

Schifani: "Parlamento lavori su legge elettorale"
Quello del Capo dello Stato è un appello che non può restare inascoltato ed è compito del Parlamento farsene carico, individuare delle soluzioni che risolvano questo problema: la disaffezione dell'elettore nei confronti della politica". Così il presidente del Senato, Renato Schifani, ha commentato le parole del presidente della Repubblica a proposito della necessità di cambiare la legge elettorale.

Fini: "Riforma elettorale sia scelta condivisa"
"Il fatto che siano state raccolte 1.200.000 firme per il referendum sulla legge elettorale non vuol dire che automaticamente ci sia il referendum o che il Parlamento varerà una nuova legge elettorale perché potrebbe anche accadere che il sistema politico decida di andare a votare nei prossimi mesi con l'attuale legge elettorale". Lo ha affermato il Presidente della Camera Gianfranco Fini a Taranto. "Credo che sia opportuno andare verso una nuova legge elettorale con la più ampia maggioranza possibile - ha aggiunto - e che questa riforma si frutto di scelte condivise".

Calderoli: "Riforma elettorale dopo prima lettura federalismo"
La legge elettorale potrebbe essere cambiata nella primavera del 2012, solo dopo la prima lettura in Parlamento della riforma costituzionale federalista. A chiarirlo è stato Roberto Calderoli. Il ministro per la Semplificazione ha spiegato in una nota che il primo passaggio della sua riforma a Senato e Camera potrebbe concludersi in marzo. "A quel punto utilizziamo i novanta giorni di intervallo previsti tra la prima e la seconda lettura per approvare una riforma della legge elettorale, una riforma necessaria non tanto per evitare il referendum quanto per adeguare il sistema elettorale ai principi della nuova forma di Stato e di governo conseguenti alla riforma costituzionale", ha precisato Calderoli.

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