Napoli, il Capo dello Stato, all'indomani del monito contro il "sogno" secessionista della Lega di Umberto Bossi, torna sull'importanza di uno sviluppo congiunto Nord-Sud
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"O questo Paese cresce insieme o non cresce". Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha risposto a Napoli a chi gli ha chiesto se lo sviluppo dell'Italia non sia imprescindibile anche dallo sviluppo del Sud. L'uscita del presidente arriva al secondo giorno di visita ufficiale nella sua Napoli e all'indomani del monito contro il "sogno" secessionista della Lega di Umberto Bossi.
Napolitano ha presenziato alla cerimonia di inaugurazione del 200esimo anno accademico della facoltà di Ingegneria dell'Università Federico II di Napoli, ricevendo la tessera la prima tessera ad honorem dell'Associazione ex allievi della Federico II. "Abbiamo assistito a una bella cerimonia con la prolusione del professor Francesco Profumo - ha detto il Capo dello Stato al termine della cerimonia - ci ha dato il senso delle grandi potenzialità e delle prospettive di sviluppo del Paese e di Napoli".
Un'Italia divisa, inoltre, secondo Napolitano "sarebbe rimasta ai margini del mondo moderno e sarebbe fuori dall'Europa", sebbene sia vero che il Sud, pur cambiato con l'unificazione del Paese, resta ancora lontano dalla parità delle condizioni con il Nord: "Questo è rimasto l'anello debole nella costruzione dell'Italia".
Il Capo dello Stato ha quindiaccennato anche alla "rivolta" contro la "Casta": "Si impreca molto contro la politica - ha spiegato - ma attenzione: la politica siamo tutti noi", e ha chiesto di dare "una speranza ai giovani".
Napolitano ha avuto parole durissime anche sulla situazione delle carceri, il cui sovraffollamento "è una vergogna per l'Italia". Per il capo dello Stato "non sono degne di essere umani le carceri sovraffollate". Ecco perché "con il ministro della Giustizia Nitto Palma abbiamo parlato del problema, e abbiamo messo a fuoco alcune possibilità di intervento". E ora "dobbiamo fare passi rapidi per un cambiamento radicale della situazione". Per un'amnistia, invece, "non ci sono le condizioni".
Maroni: "Napolitano? Non commento, ha risposto la Padania"
"Ha risposto oggi la Padania, non ho nulla da aggiungere, non commento le dichiarazioni dei rappresentanti delle istituzioni né tantomeno quelle del capo dello Stato, prendo atto e basta, sono il ministro dell'Interno". Così Roberto Maroni ha commentato le parole espresse dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sul fatto che "non esiste il popolo padano". Alla domanda se quella frase possa incrinare i rapporti tra il capo dello Stato e la Lega, il ministro dell'Interno ha risposto: "Non credo. Sono opinioni note, non mi pare ci siano grandi novità".
Calderoli: "Riforma federalista unica alternativa ad autodeterminazione dei popoli"
Approvare entro l'estate 2012 il ddl di riforma federale dello Stato, in cui "non vi è traccia di nulla che possa minare l'unità nazionale", è questa "l'unica alternativa all'autodeterminazione dei popoli". Lo ha detto il ministro leghista Roberto Calderoli, ritornando ancora sul monito del capo dello Stato contro le idee secessioniste.
De Magistris incontra Napolitano
Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha fatto visita in forma privata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, a Villa Rosebery. De Magistris è arrivato intorno alle 9 e si è intrattenuto con il Capo dello Stato per circa 40 minuti. Il sindaco, secondo quanto si apprende, ha esposto a Napolitano cosa è stato fatto e cosa sta facendo il Comune. Tra i temi affrontati le maggiori problematiche della città, come, per esempio, il lavoro e i rifiuti.