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Manovra, Napolitano prende tempo: "Attendo altre risposte dal governo su criticità"

Oltre alla norma sui maxi risarcimenti il Colle avrebbe fatto osservazioni sul taglio allʼIce e le quote latte

Ap/Lapresse

La decisione del premier Silvio Berlusconi di rinunciare alla norma sui maxi risarcimenti ha risposto solo ad una delle osservazioni prospettate dal Quirinale al governo per indicare criticità, problemi tecnico-giuridici e di coerenza della Manovra.

Sulle altre questioni, fa sapere il Quirinale, il presidente resta in attesa di risposte all'esecutivo. Secondo indiscrezioni i dubbi di Napolitano sarebbero, tra l'altro, l'Ice e le quote latte.

"Quando sarà il momento conoscerete le nostre determinazioni riguardo alla Manovra economica", aveva detto in mattinata il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, rispondendo ad una domanda dei giornalisti a palazzo Giustiniani a margine del convegno sull'inizio della presidenza polacca dell'Ue. 

Bagarre sulla norma poi ritirata
La norma che riguarda anche il Lodo Mondadori ha scatenato la violenta reazione dell'opposizione. La maggioranza aveva difeso il provvedimento con il portavoce nazionale del Pdl, Daniele Capezzone, che parlava di "principio di garantismo e civiltà giuridica sul versante del processo civile, stabilendo che per somme ingenti, si paga dopo la sentenza definitiva solo se si presta un'idonea cauzione". Così come per il ministro degli Esteri, Franco Frattini, non c'è nessun intento ad personam. "Di questa norma non c'è stata discussione approfondita in Cdm, se capisco bene si tratta di una norma generale e non particolare", dichiara il titolare della Farnesina aggiungendo che si tratta di "un principio che già esiste, non c'è nessun intento ad personam".

Ma più voci si sono innalzate contro il provvedimento. "Dopo quanto accaduto con la norma salva-Fininvest inserita nella manovra economica, Fli e il Terzo Polo non possono avere posizioni tiepide sul conflitto d'interessi", dichiara Carmelo Briguglio. Il vice presidente vicario dei deputati di Fli propone "nell'immediato una nuova legge e in prospettiva l'inserimento in Costituzione di una norma generale contro il conflitto d'interesse che in questi anni, per colpa di Berlusconi ha avvelenato la vita democratica ed economica del nostro Paese".

Per il vicepresidente del Csm, Michele Vietti, la norma "salva-Fininvest" potrebbe avere l'effetto di "violare il principio di eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge" perché "si creerebbe disparità tra chi è in grado di pagare la cauzione e chi non lo è".

"Il Lodo Mondadori è una norma scandalosa, bisogna ritirarla"
Pur ribadendo l'assoluta contrarietà a tutta l'impalcatura, chiediamo che la manovra sia trasformata da decreto in disegno di legge e in quel caso prendiamo l'impegno a concludere i lavori parlamentari entro il 30 settembre". La proposta alla maggioranza viene dal segretario del Pd, Pier Luigi Bersani che definisce quella sul Lodo Mondadori "una norma vergognosa, che fa scandalo e che deve essere ritirata".

Stupore e malumore tra i leghisti

I vertici della Lega hanno scoperto con stupore, subito seguito da malumore, la presenza della norma definita pro-Berlusconi nel testo della manovra. Lo rivela l'agenzia Ansa citando fonti autorevoli. I ministri leghisti giovedì non avevano ricevuto nel testo che era stato loro consegnato la norma in questione e hanno appreso solo a cose fatte che la norma era stata inserita. Da qui il "profondo malumore" dei ministri del Carroccio Bossi, Maroni e Calderoli.