festa della liberazione

25 aprile, Mario Draghi: "Non tutti fummo brava gente, non scegliere è immorale"

Il premier: "Il dovere della memoria riguarda tutti, no a revisionismi"

25 Apr 2021 - 11:53
 © Ansa

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"Nell'onorare la memoria di chi lottò per la libertà, dobbiamo anche ricordare che non fummo tutti, noi italiani, brava gente". Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nella sua visita al Museo della Liberazione il 25 aprile. "Non scegliere - ha sottolineato il premier - è immorale, significa far morire un'altra volta chi mostrò coraggio davanti agli occupanti e sacrificò se stesso per consentirci di vivere in un paese democratico".

"E' nella ricostruzione del presente, in cui il ricordo serve a dirci quello che non vogliamo ripetere, che avviene la riconciliazione. E' la ricostruzione basata sulla fratellanza, l'amore, la giustizia, che porta alla riconciliazione". Il Museo della Liberazione "e' un luogo simbolo del periodo piu' nero vissuto dalla nostra capitale ma e' anche simbolo della rinascita dell'Italia intera", ha aggiunto Draghi.

"Il dovere della memoria riguarda tutti, no a revisionismi" - "Il dovere della memoria riguarda tutti. Nessuno escluso. Assistiamo oggi, spesso sgomenti, ai segni evidenti di una progressiva perdita della memoria collettiva dei fatti della Resistenza, sui valori della quale si fondono la Repubblica e la nostra Costituzione. E a troppi revisionismi riduttivi e fuorvianti". così il premier nel suo intervento al museo Storico della Liberazione di via Tasso.

"Il linguaggio d'odio non va tollerato, diffonde veleno" - "Il linguaggio d'odio, che sfocia spesso nel razzismo e nell'antisemitismo, contiene sempre i germi di potenziali azioni violente. Non va tollerato. È una mala pianta che genera consenso per chi calpesta libertà e diritti - quasi fosse un vendicatore di torti subiti - ma diffonde soprattutto il veleno dell'indifferenza e dell'apatia".

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