Strategie quotidiane

Ricordi belli, facciamone un data base di felicità

Antidoto a tristezza e depressione

26 Ott 2012 - 17:12
 © Getty

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C'è un modo semplice, efficace e alla portata di tutti per lottare contro la malinconia della vita quotidiana, specie in tempi difficili come quelli che stiamo attraversando: rivolgersi a una banca molto particolare, a disposizione di ciascuno e con gli sportelli sempre aperti, 365 giorni l'anno. Potremmo chiamarla "Banca dei momenti felici", un meccanismo mentale che consente di attingere alle residue risorse di felicità che ciascuno ha dentro di sé per merito dei suoi ricordi. Vi sembra puerile? Eppure c'è chi giura che funziona.  
La ricetta è suggerita dal prof. Piero De Giacomo, psichiatra dell'università' di Bari, che ha messo a punto un "Modello pragmatico elementare" in grado di contrastare gli stati depressivi. "Per costruire una 'Banca dei momenti felici", spiega De Giacomo, "scorrete con la vostra mente lungo il corso della vostra vita ed individuate i ricordi più lieti: la nascita di un figlio, il momento in cui avete capito che lui o lei poteva avere attrazione per voi, le promozioni a scuola, nel lavoro, la guarigione dopo una malattia, la vincita in un concorso al gioco". A quel punto, spiega, " i momenti felici vanno messi in una sorta di banca": quando siamo in uno stato di bisogno, con l'esercizio mentale si apre quella porta semplicemente pensando di farlo e dicendo a se stessi: "ora apro la porta della mia banca e tiro fuori il momento più felice'. 
Sono in molti a ricorrere a questa strategia mentale, ad esempio alcuni grandi sportivi che hanno subito incidenti gravi come Pistorius e Zanardi. Questi personaggi affrontano la loro vita combattendo le menomazioni fisiche. Allo stesso modo tutti noi possiamo e dobbiamo fare con le difficoltà quotidiane. Si tratta di mettere in gioco un processo mentale non molto diverso dal celebre meccanismo dei cani di Pavlov, spiega De Giacomo: "Nei cani la vista del cibo provocava salivazione, poi se si associava la vista del cibo a un suono bastava il suono stesso a fare salivare i cani anche senza cibo". Insomma, allo stesso modo se noi associamo il costrutto "momento felice" ad un certo movimento del nostro corpo, si crea un riflesso, per cui compiere quel gesto apre la porta della "banca" e fa comparire il momento felice.  

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