Moda uomo: abito formale e look trasformista
© ansa | Uno dei capi della collezione uomo di Brunello Cucinelli
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Le proposte per il prossimo inverno da Pitti Uomo n.85
Firenze si impone, fino al 10 gennaio, come capitale della moda per lui con Pitti Uomo n.85, salone dell'abbigliamento maschile in corso a Fortezza da Basso. Il tema di questa edizione è "Rock me" e vede come guest star Diesel Black Gold, la linea disegnata dallo stilista norvegese Andreas Melbostad, che propone uno stile urbano dall'anima rock-chic. Ma le proposte per l'eleganza maschile vedono come protagonista anche un'interpretazione urban chic del maschio cosmopolita e globe trotter, e un ritorno dell'abito formale,sia pure rivisitato.
© ansa | Uno dei capi della collezione uomo di Brunello Cucinelli
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Il vestito maschile tradizionale si reiventa in chiave British, riscoprendone i codici dell'eleganza, le forme e i tessuti. Sono le aziende più votate alla sartorialità a rilanciare questa tendenza, con l'ottica dei tempi e dei luoghi in cui si muove l'uomo metropolitano. Ad esempio, Lardini punta su tessuti soffici come il jersey e la flanella per giacche confortevoli ma dalla vestibilità slim, e pantaloni morbidi. La giacca diventa reversibile, come il cappotto, in tessuti classici da un lato tanta unita e dall'altro fantasia, in lane pregiate come gli Shetland e le lane Bouclé lavorate ad anellini in rilievo. Linee classiche anche per la collezione Gabriele Pasini, che punta sui tessuti d'antan come il gobelin e rinnova i capi classici e la sera, con la giacca smoking in ciniglia e bordata di raso. Massimo Rebecchi rilegge i codici classici del capo per eccellenza del guardaroba maschile, con giacche destrutturate in un mix dandy e militare, silhouette sartoriale, bottoni rubati ai loden e tasche applicate,
Un'altra tendenza destinata ad affermarsi nel prossimo inverno è la reversibilità dei capi, con interni lussuosi e esterni sportivi, antipioggia e antivento, per un uomo viaggiatore, che ama i capi pratici, trasformabili con pochi gesti e che vuole sentirsi a suo agio a casa di amici, in viaggio o tra gli uffici della City. Dalla pelliccia staccabile interna ai capospalla (Bilancioni e Gabriele Pasini), ai capi d'ispirazione motor-cycle e workwear, classici del menswear (Eleventy), in questo stile la sartoria incontra la tecnologia, le fibre naturali, le lane pettinate, il cachemire e l'alpaca ma anche i cotoni corposi e i materiali hi-tech, per il minimo ingombro e il massimo comfort. Anche parka e cappotti sono reversibili oppure compositi, con fodere, imbottiture in piuma, gilet estraibili e cappucci removibili con pelliccia.
Ma l'uomo di Pitti è anche un giovanotto che ama lo stile militare, lo streetwear di matrice british e il rock, tema di questa edizione del salone, fino al workwear e al preppy. E' qui che s'incontrano sgargianti field jacket senza maniche, pantaloni skinny o tubolari, capsule di felpe in neoprene (La Martina Maserati), perfino Clarks Originals in montone o cavallino ricamate. Senza scordare i jeans: da Roj Roger's, la camicia oxford waterproof si trasforma in un piumino, e con la capsule Ivy torna a blue jeans anni '50, a vita alta, a base di denim giapponesi o americano.