perlei

Il parto in casa piace sempre

27 Apr 2010 - 11:37

Mettere al mondo il proprio bambino in un clima di intimità e fiducia, circondati dalle persone più care e con un'assistenza medica più discreta e "naturale": è questo il sogno di moltissime donne, anche se in materia di parto in casa esistono ancora molte resistenze e non pochi tabù, a partire da quelle dei ginecologi. Eppure, il fatto di venire incontro alle esigenze delle donne che desiderano far nascere così il proprio bimbo potrebbe rappresentare anche un aiuto per far diminuire il numero dei parti cesarei, in preoccupare crescita.

E' questa la convinzione della giornalista Elisabetta Malvagna, che all'argomento dedica un libro, intitolato "Il parto in casa - istruzioni per l'uso", per la Red! Edizioni. Le nascite sono sempre più regolate dai ritmi ospedalieri e dalla paura di contenziosi legali: eppure partorire in casa è possibile, come dimostra la cantante Giorgia, che nell'introduzione al libro racconta di come pochi mesi fa ha fatto nascere così il piccolo Samuel, e che ringrazia l'autrice di ''averla ispirata e aiutata a scegliere di vivere un'esperienza eccezionale''.

La prefazione al libro è di Verena Schmid, decana del settore, direttrice della Scuola Elementare di Arte Ostetrica di Firenze. ''Ogni donna può - scrive la Schmid - restituire all'esperienza della maternità un valore grande nella propria vita: prendersi e godersi lo stato del tutto eccezionale ed estatico che la nascita fisiologica e naturale del proprio figlio le può donare''. Quando ha scelto di far nascere in casa Sara, la sua primogenita, Malvagna ha dovuto affrontare molte diffidenze, a partire da quelle della sua ginecologa. ''Sul parto in casa ci sono molti tabù e resistenze - racconta la giornalista, madre di due figli entrambi nati tra le mura domestiche - dovute soprattutto alla scarsità di informazioni e all'idea che la gravidanza sia una malattia''. Così l'autrice ha cominciato a documentarsi, scoprendo che ''le evidenze scientifiche dimostrano che il parto in casa selezionato è sicuro quanto quello ospedaliero''. Il parto in casa è stato scelto da  tante donne, tra cui Meryl Streep e le top model Gisele Bundchen, Cindy Crawford ed Elle Mac Pherson: dare alla luce i propri figli a casa ''rappresenta il primo passo di un nuovo rapporto con il proprio corpo e con la maternità, basato sulla fiducia e sulla competenza, sempre più penalizzata, della coppia mamma-bambino''. Oltre alla sua esperienza, Malvagna - che già è autrice del libro "Partorire senza paura", sempre per la Red!,  offre le testimonianze di donne che hanno compiuto questa scelta e di altre che, al contrario, hanno vissuto esperienze molto traumatiche in ospedale. Il libro contiene inoltre interviste a esperti del settore, a partire dal neonatologo americano Marsden Wagner, convinto che ''portare la nascita in ospedale è un'enorme interferenza''. ''Il parto in casa è una scelta di umiltà - si legge nel libro - nei confronti di qualcosa di più grande di noi: la nascita di un bambino. Un evento che, invece di proteggere e tutelare, ci ostiniamo a voler controllare, gestire, piegare alla nostra volontà. Con risultati deludenti, se non devastanti". Il libro contiene anche alcune indicazioni pratiche, utili alle future mamme: ad esempio come compilare un Piano per il Parto, come avviare un allattamento felice e, soprattutto, come ''sopravvivere'' ai primi tempi con un bebè.

Elisabetta Malvagna è giornalista dell'ANSA, scrittrice e blogger; studia da anni il tema della nascita, raccogliendo dati, ricerche e  testimonianza in Italia e all'estero.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri