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Amanti italiani, infedeli e narcisi

23 Apr 2010 - 09:48

Gli amanti italiani? Sono un po' in ribasso rispetto alla loro fama, ma in complesso non va malissimo. Anche se come latin lover sono poco "scafati" e un po' narcisi, le loro prestazioni sono ancora competitive. Agli italiani piace fare sesso: peccato che siamo infedeli, timidi e piuttosto vanitosi. Insomma, lo stereotipo che li vuole "bollenti" e grandi amatori forse sono un po' in ribasso, ma rispetto ai loro colleghi europei fanno registrare prestazioni tutto sommato discrete, anche se non brillanti come ci si potrebbe aspettare; in ogni caso sembrano abbastanza in linea con quelle dei loro colleghi di altri Paesi, anche in termini di "durata".

Sono i dati che emergono da una ricerca promossa da Akuel su un campione di giovani tra i 19 e 30 anni, condotta in cinque Paesi (Francia, Ungheria, Italia, Polonia e Gran Bretagna) in occasione del lancio di un nuovo condom in sensoprene. Secondo l'indagine, il 28% degli italiani dichiara di aver avuto un flirt sul lavoro, rispetto al 18% degli inglesi, e chi non ne ha mai avuti dice che, se ne avesse occasione, lo farebbe nel 38% dei casi. Eppure i nostri connazionali sono più timidi di altri colleghi d'Oltralpe: solo un terzo degli intervistati ha dichiarato di essersi fotografato e aver inviato immagini hot via cellulare, contro il 50% degli inglesi, il 60% dei francesi e il 32% dei polacchi. C'è poi un 15% in controtendenza, più spudorato, che ammette di essersi filmato con una mobile phone-camera durante un rapporto.

Il Belpaese, inoltre, si scopre narciso, anche sotto le lenzuola. La ricerca mette in luce infatti che ben il 39% dei giovani italiani si preoccupa "sul più bello" dell'aspetto estetico del proprio fisico. In Francia e Inghilterra sono invece le donne a dimostrarsi più vanitose: il 48% delle francesi e il 43% delle inglesi si preoccupa del proprio aspetto nell'intimità, rispetto a un quarto delle ungheresi.

Dal punto si vista delle prestazioni, in fin dei conti, il latin lover di casa nostra non si comporta male: nella media del momento, infatti, i primi in classifica sono i francesi, con quindici minuti di durata complessiva del rapporto, a cominciare dal momento dei preliminari. I maschi nostrani sono "indietro" di un solo minuto, e si piazzano a quota quattordici minuti netti di effusioni, alla pari con gli inglesi.

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