Pitti Uomo

Pitti Uomo e il gentleman del Terzo Millennio

L'eleganza maschile si incontra a Firenze

18 Giu 2013 - 18:00
Un modello Blauer.  © Dal Web

Un modello Blauer.  © Dal Web

L'uomo di stile del Terzo Millennio potrebbe avere come icona quella di un gentiluomo che abbandona la riunione in ufficio e fugge a bordo di una rombante motocicletta verso la libertà. Va da sé che un personaggio del genere è sempre abbigliato con praticità e buon gusto, anche se indossa una semplice sahariana o un giubbotto super sportivo, come emerge dall'avvio di Pitti Uomo, in programma a Firenze presso la Fortezza da Basso fino al 21 giugno. Il tema conduttore di questa edizione, proposto da Vroom Pitti Vroom è lo stile legato al motociclismo e ai viaggi, fil rouge della 84esima edizione che raccoglie le offerte di circa 1036 marchi internazionali.  

Il guardaroba maschile scopre la natura, sia per quanto riguarda i colori  sua nei materiali e nelle forme. Tornano in primo piano per i capi di abbigliamento il lino e la juta, ma anche le fibre nobili, pur conservando la loro morbidezza al tatto, assumono un aspetto grezzo e sono rilette in chiave coloniale, e all'insegna della leggerezza: i completi e le giacche sono super leggeri e slim fit, in tessuti in cotone, misti naturali di cotone-lino e tessuti ad effetto old. E' proprio il lino a fare la parte del leone: è una fibra piena di qualità, che si indossa tutto l'anno, si lava in lavatrice e non si stira. E' utilizzato anche come risposta strutturale a nuove generazioni di caschi per mountain-bike, tavole da surf, sci, biciclette. Senza dimenticare che è una pianta ottenuta da agricoltura non delocalizzabile e rispettosa dell'ambiente (zero irrigazione, scarti, defoliante, pozzo di  assorbimento del carbonio). 
Nel progetto a cura di Oliviero Baldini, il salone si presenta con una geografia rivisitata: oltre agli oltre mille brand maschili sono presenti anche 64 griffe delle precollezioni femminili di W Woman. Tra le guest star, due brand stranieri, da Giappone e Croazia. Kolor, griffe giapponese fondata nel 2004 dal designer Junichi Abe, sfila il 20 giugno allo Sferisterio del Parco delle Cascine; Damir Doma, marchio eponimo del 32enne designer croato cresciuto in Germania, è la guest star di Pitti W n. 12 e sfila con la collezione Resort il 19 giugno nel giardino di Palazzo Corsini al Prato. Tra le griffe presenti, ricordiamo Saks Fifth Avenue che sceglie Pitti per il lancio della sua prima collezione di menswear Saksfifthavenue; Angelo Galasso che debutta a Pitti da Londra con la sua SSForever collection e porta un evento in collaborazione con l'Uomo Vogue con la partecipazione Roger Moore. Anteprima anche per la nuova collezione Adidas by Tom Dixon, accessori travel e di sportswear creati dall'industrial designer britannico. Industries Sportswear Company presenta il lifestyle dei suoi brand (Henry Cotton's, Marina Yachting, Infine, ospite di Pitti Immagine è la Turchia con sette griffe in collaborazione con ITKIB (Istanbul Textile and Apparel Exporter Associations). 
© Ansa

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I jeans Levi's modello 501 

Tra le proposte ricordiamo i capi in juta dell'uomo Lardini, che veste bio con i nuovi capi in fibra naturale, biodegradabile, riciclabile e reinterpretata in chiave coloniale, utilizzata anche in berretti, borsoni e capispalla. Ad esempio la Gunny Jacket Lardini riproduce il tessuto delle balle da caffè, con un disegno grafico, sempre diverso in ogni giacca. 
 
Non tramontano i classici spolverini e le giacche monopetto, proposti anche in lino/cotone microfantasia, in abbinamento a colorati nylon anti pioggia, mentre la sahariana cambia pelle ed è proposta in lino spalmato, più lucente, ma sempre dall'aspetto stropicciato. Il capo cult, assolutamente indispensabile, è il giubbotto da biker, come quelli proposti da Blauer, reversibili in cotone-nylon e interni stampati. Non mancano nella collezione le giacche in lino placcato e mischiato con il nylon, giubbotti in pelle oppure in versione nylon multicolor con abbinamenti a contrasto. L'armadio del gentleman trendy deve essere poi provvisto di capi lineari in tessuti ad effetto gommato, iper-light, waterproof e double face, oppure totalmente trasformabili. Il parka in questo modo può trasformarsi in sacco a pelo, la felpa con cappuccio si ripiega fino a entrare in un mini borsello da viaggio, la tuta si trasforma in capospalla, mentre la borsa porta abiti diventa zaini. Molto presenti anche le giacche da vela, i trench e i parka, pronti a saltare fuori in caso di temporale improvviso o quando si deve montare in sella allo scooter. Infine, gli intramontabili jeans: quelli di Levi's Vintage Clothing si aprono a colori come l'arancio e il cammello.
Chi non vuole rinunciare al classico può puntare sugli abiti di lino da portare anche con la polo di piquet, sul gilet e sulla camicia in popeline e sulle cravatte in maglia regimental. Resiste la classica giacca blu,  purché in versione informale, destrutturata, e ravvivata da bicolore, stampe liberty o geometriche. La si indossa con pantaloni asciutti e shorts in tonalità grezze che riportano alla mente i colori dei sacchi di juta. Ai piedi mocassini confortevoli, e slipper. In mano, borse e cartelle in pelli morbide con tasche multifunzionali.

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