Occhio alla fregatura

Natale, quanti "tarocchi" sotto l'Albero

Dai giocattoli al pesce della Vigilia

30 Nov 2012 - 18:33
 © Getty

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A Natale dilaga il "tarocco".  Dai prodotti da mettere in tavola, ai gioielli e ai giocattoli, il rischio di incappare, in occasione dello shopping natalizio,  in prodotti contraffatti è altissimo. Il mercato del "falso" in Italia vale circa 7 miliardi di euro l'anno ed è un fenomeno trasversale, che si intensifica durante i periodi di grande shopping. Ecco alcuni consigli da seguire quando si fanno acquisti, per scongiurare il pericolo di incappare in oggetti che possono essere, oltre che di dubbia qualità, anche pericolosi per la sicurezza e per la salute. 

Un punto "caldo" è rappresentato dai giocattoli: i bambini sono i grandi protagonisti del Natale e, quando si acquista un gioco per loro è opportuno mettere in atto tutte le cautele possibili per offrire loro un oggetto sicuro. I consigli per gli acquisti sono semplici: basta accertarsi che sul giocattolo sia presente la marcatura Ce, garanzia che il prodotto è conforme a tutte le disposizioni comunitarie che prevedono il suo utilizzo. Bisogna poi assicurarsi che le indicazioni relative al prodotto, obbligatorie, siano in italiano, e che sia indicata la provenienza (ovvero la tracciabilità di chi ha immesso il prodotto nella Comunità Europea). La sicurezza, però, si ha soprattutto acquistando i giocattoli da rivenditori di fiducia.
Se invece acquistiamo o regaliamo un capo di abbigliamento e vogliamo un capo griffato, è indispensabile fare l'acquisto in negozi qualificati, oppure nelle grandi catene che copiano le tendenze dell'alta moda, ma restando nel solco della legalità. Da evitare, invece, le bancarelle. Il consiglio arriva da Laudomia Pucci, responsabile della Commissione lotta alla contraffazione della Camera nazionale della moda italiana, che ricorda che "la stile e il lusso made in Italy sono il petrolio del nostro Paese" e quindi vanno tutelati.
Anche il settore orafo è ad alto tasso di tarocco, fenomeno che colpisce "i grandi gruppi per il 30-40% dei loro volumi di affari, ma anche i piccoli artigiani", spiega Stefano De Pascale, direttore di Federorafi. Difficile, in questo settore, distinguere a colpo d'occhio un prodotto falso da un originale, ma le brutte sorprese sono in agguato: dopo un breve utilizzo, ad esempio, l'oro bianco della "patacca" perde la patina e si rivela rame. Oltre al danno economico, legato al valore dell'oggetto, ci sono anche rischi per la salute: il tarocco "potrebbe non essere conforme alle direttive Ue sul rilascio di nichel" ed esporci dunque al rischio di allergie. La prima regola, in questi casi, è assicurarsi che sul prodotto siano presenti i marchi di legge (il codice alfanumerico di Stato che identifica il produttore e il marchio sul contenuto di oro); sempre valida poi è la norma universale di fare acquisti in un canale di vendita qualificato. 
E infine,
l'agroalimentare
. Per il cenone della Vigilia, tradizionalmente a base di pesce, è opportuna la massima attenzione perché anche qui i tarocchi non mancano: lo scorso anno, infatti, la Guardia di Finanza ha sequestrato 26 mila kg di pesce contraffatto, e nel 2012 siamo già oltre i 50 mila. Si va dal finto polpo verace, proveniente dalla Cina, al pesce ghiaccio venduto come bianchetto, al pangasio pescato nei  fiumi più inquinati del Vietnam e spacciato per filetti di merluzzo, fino alla verdesca venduta come pesce spada. In quest'ultimo caso, il consiglio è di tenere gli occhi aperti: ad esempio, lo spada tagliato a fette deve mostrare quattro lunette nella sezione. Se non ci sono, non è pesce spada.

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