Stili di vita

Lavorare… tra quattro guanciali

In tanti si portano l'ufficio nel letto

20 Nov 2012 - 17:21
 © Getty

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Sono un esercito in crescita, composto soprattutto da giovani, nati e cresciuti con le nuove tecnologie, o da quanti hanno clienti o colleghi sparsi ai quattro angoli del mondo e con fusi orari diversi: sono le persone che si portano il lavoro non solo a casa, ma addirittura nel letto, attrezzando comodini e cuscini con pc, tablet, connessioni wi-fi e smatphones. Lo rivelano alcune indagini internazionali, ma anche i rivenditori di materassi che sempre più spesso constatano il successo di linee di cuscini e tavolini per lavorare… tra quattro guanciali. 

Ad esempio una indagine svolta su 1000 impiegati da una company californiana di software ha dimostrato che tutti i partecipanti allo studio hanno l'abitudine a rispondere alla e-mail standosene distesi nel letto. Un altro studio, condotto stavolta su 329 inglesi, ha trovato che un lavoratore su cinque passa lavorando a letto da 2 a 10 ore alla settimana. Infine una ricerca condotta a New York conferma che l'80% dei giovani lavoratori di New York City svolge regolarmente le sue mansioni restando disteso sul letto. Il nuovo fenomeno è stato ripreso anche dal Wall Street Journal, secondo il quale si tratta di uno stile di lavoro che coinvolge soprattutto i giovani, cresciuti a pane e tecnologie, oltre a chi è costretto a fare lo slalom tra i più disparati fusi orari per contattare clienti o colleghi. 
Una conferma, forse un po' empirica e poco "scientifica" ma significativa, viene dalle industrie che producono materassi, visto la crescente richiesta di cuscini forati porta-computer, oppure vassoi da letto per l'ufficio portatile, e ancora di supporti ergonomici per la schiena e le gambe, fino ai materassi grandi fino al 16 % in più dello standard, in modo da avere lo spazio per lavorare in due dallo stesso letto. Vanno forte anche reti e materassi inclinabili in modo indipendente, in modo da consentire a uno dei due partner di dormire tranquillo mentre l'altro continua a lavorare.  

Lavorare a letto però non è un toccasana. Acuisce dolori muscolari, ossei e problemi circolatori e può provocare o aggravare l'insonnia. Secondo i consigli del centro per l'ergonomia dell'università del Michigan, è bene limitare il più possibile il tempo in cui ci si dedica al lavoro stando a letto. Se proprio non se ne può fare a meno, meglio usare una tastiera staccabile dallo schermo, appoggiata su un cuscino, e sostenere gomiti e braccia in modo da non piegare i polsi mentre si scrive. Lo schermo deve essere posizionato alla stessa altezza degli occhi in modo da non dover flettere il collo di oltre 15 gradi. Infine, è opportuno usare un cuscino lombare per sostenere la schiena e, proprio come si fa in ufficio, bisogna fare una pausa di tanto in tanto, per sgranchirsi con una passeggiata, almeno per qualche minuto per ogni ora li lavoro.  

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