Alimentazione

A tavola occhio ai colori dei cibi

Hanno effetti su salute, gusto e umore

28 Feb 2012 - 14:51
 © Getty

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I cibi arancioni e gialli aumentano la secrezione dei succhi gastrici e attirano i golosi, perché sono tipici di alimenti ricchi di calorie, dal tuorlo d'uovo alla pasta. Il pane sembra più appetitoso quando è di un bel colore dorato, mentre i cibi rossi hanno un effetto dimagrante perché mettono in circolo più noradrenalina, a patto di non mangiare di corsa: in effetti il rosso è un colore molto usato nei ristoranti fast food proprio per 'spingere' i clienti a liberare presto i tavoli.  

Insomma, a tavola anche l'occhio vuole la sua parte. Lo sanno bene gli chef, i quali non a caso dedicano grande attenzione al modo in cui le vivande vengono impiattate e servite. L'aspetto del cibo ha un ruolo importante, seduce i sensi e arriva anche a condizionare il gusto. In particolare i colori degli alimenti hanno un'influenza sensibile sul gusto e sull'umore, ma anche sulla salute dei commensali. Lo spiega Mariella D'Amico, architetto torinese di 39 anni e autrice del libro "Colorpower. Come puoi migliorare salute, relazioni e lavoro con il giusto utilizzo dei colori" (Edizioni L'Età dell'Acquario). Spiega D'Amico: "Il rosso è il colore più attraente per i bambini, perché è vivace e ha la lunghezza d'onda maggiore: ne vengono immediatamente colpiti. Di fronte a caramelle gommose colorate, sicuramente un bimbo sceglierà quelle rosse al primo colpo", e lo stesso vale per i giocattoli. 
Tornando a quello che mettiamo nel piatto, scopriamo che il viola-verdastro ci disgusta perché evoca la putrefazione. "Questi meccanismi percettivi sono ampiamente sfruttati da chi vende alimenti, perché un'idonea illuminazione può far apparire più fresco e sano il cibo che si acquista. Non sempre ciò che vediamo corrisponde alla realtà". L'esperta invita perciò a non lasciarsi ingannare dalle luci che si utilizzano spesso ad esempio in macelleria, o nel reparto carni. "Chi compra la carne non può non aver notato che una volta portata a casa non ha più lo stesso colore". 
Le diverse tonalità negli alimenti creano poi alcune aspettative nel consumatore, a volte anche prive di fondamento logico: l'aperitivo rosso brillante evoca un'idea di dolcezza, mentre una bibita alla menta verde clorofilla evoca freschezza. E ancora: "I colori che evocano profumi piacevoli sono il rosa, la lavanda, il giallo chiaro", spiega D'Amico. Le tinte cui si associa più facilmente un sapore piacevole sono invece corallo, pesca, giallo, verde chiaro. I cibi blu-viola sono utili per chi ha attacchi di fame nervosa, per il loro potere rilassante, mentre quelli giallo-arancio sono alleati degli inappetenti, perché aumentano la salivazione e i succhi gastrici.
Dal punto di vista della salute, la strategia vincente sta nel mangiare ogni giorno cibi di tutti i colori, ad esempio frutta e verdura bianca, gialla, rossa, verde e blu-viola: "Ricca, cioè, di antiossidanti e fitochimici benefici. Occhio invece ai coloranti artificiali. La dose giornaliera consigliata, secondo alcuni studi - ricorda l'esperta - sarebbe da ridurre, anche perché queste sostanze sono state testate anni fa". In pratica D'Amico suggerisce, quando andiamo a fare la spesa, di leggere attentamente le etichette per evitare di comprare alimenti contenenti coloranti e additivi non necessari alla conservazione dei principi nutrizionali, ma utilizzati solo per rendere il cibo più gradevole alla vista. L'ideale sarebbe immaginare di andare a fare la spesa con la nostra bisnonna, "e non comprare nulla che lei non riconoscerebbe come cibo".

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