Basta lacrime

Se l'allergia colpisce gli occhi

Una campagna di oculisti e allergologi

20 Feb 2012 - 15:19
 © Getty

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Chi soffre di rinite allergica lo sa: occhi rossi, lacrime e prurito sono spesso il primo segnale che avverte dell'arrivo dei pollini stagionali. Questi sintomi infatti accomunano ben il 95% di chi è affetto da raffreddore allergico o da ipersensibilità ai pollini stagionali o a fattori permanenti come gli acari. Eppure, sono moltissimi gli allergici che non riferiscono al medico curante di essere colpiti dalla congiuntivite. Il risultato, così, è un generale peggioramento della qualità della vita e della produttività sul lavoro. Per sensibilizzare gli allergici a prestare attenzione alle condizioni dei loro occhi, parte la campagna educazionale "Occhio all'allergia": negli studi oculistici di tutta Italia è in distribuzione materiale informativo ad hoc, disponibile anche online su www.meteopolline.it.  
"La congiuntivite è abbondantemente sottovalutata dai pazienti - spiega Giorgio Walter Canonica, direttore della Clinica di malattie dell'apparato respiratorio e allergologia dell'università di Genova.  Eppure, "uno studio osservazionale che abbiamo effettuato in quattro nazioni europee, fra cui l'Italia, ha permesso di dimostrare che la presenza di sintomi oculari non solo riduce la qualità di vita, ma diminuisce la produttività lavorativa e aumenta l'utilizzo di risorse. Più in particolare, è emerso come la presenza dei sintomi oculari si correlasse con un maggior numero di ore di lavoro perse e con una compromissione della performance lavorativa".
Per alleviare il fastidio di occhi rossi e doloranti i pazienti cercano soprattutto  soluzioni rapide. "Abbiamo diversi farmaci a disposizione per poter fronteggiare questi segni e sintomi. Molti di questi, però, pur essendo efficaci, hanno effetti collaterali - spiega Stefano Bonini, docente di oftalmologia e malattie dell'apparato visivo e direttore della Scuola di specializzazione in oftalmologia del Campus Biomedico di Roma - E' per esempio il caso degli steroidi, il cui impiego a lungo termine può determinare un aumento della pressione oculare".
 
E' solo il medico a poter stabilire quale è la soluzione più adatta a ogni paziente, ma molto può fare anche il farmacista, il quale può suggerire un farmaco di automedicazione. Come spiega
Felice Ribaldone
, membro del Comitato centrale Fofi (Federazione Ordini farmacisti italiani) e Componente della commissione nazionale per l'Educazione continua in medicina, si può scegliere tra un collirio antistaminico puro a base di levocabastina oppure un preparato  contenente un decongestionante. Quest'ultimo però richiede una certa cautela di utilizzo, specie se viene impiegato per troppo tempo.

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