Benessere estremo

L’estasi? E' nelle orecchie

Con una geisha il lavaggio è antistress

25 Ott 2011 - 17:03
 © Dal Web

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La moda impazza in Oriente e, nella fattispecie, a Tokyo in Giappone dove centinaia di clienti del salone di bellezza Yamamoto Mimikaki-ten – una delle maggiori catene di estetica del Paese – fanno la fila… per farsi pulire e lavare le orecchie. Una pratica che, a detta di chi l’ha provata, è capace di provocare sensazioni estatiche – Sì, non è un errore di battitura: abbiamo proprio scritto estatiche e non estetiche. 

In realtà non ci sarebbe niente di mistico in questa pratica utilizzata già millenni fa nell’antico Egitto e in seguito riscoperta in Giappone dove si è, per così dire, evoluta. La pulizia delle orecchie, considerata comunemente una elementare pratica igienica, fino a qualche tempo poteva essere al massimo demandata al medico, in caso di interventi particolarmente impegnativi. Da  quando il governo ha esonerato i medici da questa incombenza, si sono moltiplicati i saloni di bellezza che offrono questo servizio, con un plus che molto probabilmente ha contribuito al suo successo: la pulizia dell’orecchio è fatta da una “geisha” con tanto di kimono.

L’operazione richiede circa una mezz’ora e costa più o meno l’equivalente di 25 euro. Il cliente/paziente viene fatto accomodare in un grazioso salottino, dove è accolto da una geisha che offre una tazza di tè. Dopo qualche minuto di conversazione si procede al trattamento. Questo approccio soft, spiega il titolare del Yamamoto, ha di fatto trasformato l'operazione in un modo per staccare la spina e potersi rilassare. Un momento clou e il tocco finale viene quando la geisha soffia nell’orecchio per rimuovere le ultime tracce di polvere.  Secondo il racconto degli avventori, questa fase per le sensazioni che provoca  è un vero momento di estasi. E, non a caso, molti chiedono alla geisha di ripeterla più volte. Sarà forse perché l’orecchio è comunque una zona erogena?
A questo proposito è bene precisare che la geisha non offre affatto “prestazioni” di altro genere: all’interno del salone di bellezza, anzi, compaiono in bella vista dei cartelli che riportano avvisi del genere: “Non si offrono servizi sessuali. Nel caso che l’operatrice sia importunata la sessione verrà interrotta”. 
Qui, in Italia, la pratica di lavarsi le orecchie rimane per ora ancora confinata nel bagno di casa propria. Tuttavia non è escluso che con l’offerta sempre maggiore di massaggi orientali, prima o poi, qualcuno non decida di offrire questo tipo di trattamento. Staremo a vedere – anzi, a sentire.

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