Piacere e piacersi

La bellezza? Questione di ombelico

La sua forma è un parametro di fascino

17 Ott 2011 - 18:29
 © Dal Web

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Qualcuna già lo sa e questo spiega il motivo per cui alcune donne si sottopongono addirittura a interventi di chirurgia estetica per rendere “più bella” questa particolare parte del corpo: a sostenere che l'ombelico gioca un suo ruolo nel fascino femminile ora è addirittura uno scienziato dell’Università di Helsinki, in Finlandia. 

Il dottor Aki Sinkkonen ha condotto un curioso studio ricordando la sua esperienza di qualche anno prima, quando da giovane si ritrovava con alcuni amici a discutere di quale tra le loro amiche avesse l'ombelico più bello o, al contrario, quello meno attraente. Soprattutto, lo studioso ricorda che questo elemento aveva un peso sul giudizio generale riguardo all'avvenenza complessiva della ragazza.
Da scienziato, oggi, sa che l’ombelico è, propriamente parlando, solo tessuto cicatriziale. “Stavo pensando: come è possibile? – dice Sinkkonen a Discovery News – Se questo è tessuto cicatriziale, come è possibile che possa essere bello?" Dopo aver deciso di voler capire meglio perché una parte del corpo in apparenza insignificante possa giocare un ruolo nel determinare se una donna è più o meno attraente, il ricercatore ha condotto la sua indagine e poi esposto le sue idee sulla rivista scientifica “FASEB”.
Sinkkonen ha citato una ricerca condotta in Usa dai ricercatori dell’Università del Missouri, i quali hanno condotto un’analisi per determinare quali ombelichi, fossero più o meno attraenti in base al giudizio di un gruppo di volontari arruolati per l'indagine. Dai risultati dello studio si è scoperto che gli ombelichi giudicati più attraenti sono quelli orientati in verticale e che presentano una sorta di forma a T. Per converso, quelli giudicati meno belli e attraenti sono quelli molto grandi, che presentano diversi tipi di sporgenze o alterazioni nella forma.
Soprattutto, l'ombelico ha mostrato di avere un suo peso nella scelta del partner. Mentre nei mammiferi in genere si tratta una semplice cicatrice asimmetrica e poco visibile, nell’essere umano invece è messo in bella mostra. in molte culture e in diversi modi.

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