Bellezza e salute

In autunno siate in gambissima

Primi freddi, nemici delle estremità

06 Ott 2011 - 17:02
 © Dal Web

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Le abbiamo curate tanto quando era ora di metterle in mostra, ovvero in primavera e in estate: ora ci apprestiamo a inguainarle in calze, nasconderle sotto pantaloni e donne lunghe, ma non è il caso di dimenticarsi di loro: sono le gambe. La loro salute, anche quando non si trovano sotto gli occhi di tutti, non va trascurata. 

Milano ha ospitato un incontro sul tema, intitolato "Gambe, quando salute è sinonimo di bellezza", organizzato da Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna) in collaborazione con gli specialisti dell'Ide (Istituto dermatologico europeo) e con il patrocinio della Regione Lombardia. La sedentarietà, la dieta sbilanciata, il fumo, lo stress da lavoro e le posture scorrette sono altrettanti fattori di rischio soprattutto per quel 25% della popolazione dei Paesi industrializzati - in netta prevalenza donne - che soffre di malattie vascolari. Uno dei problemi più comuni sono le cosiddette gambe "a ragnatela", con capillari visibili o vere e proprie micro varici: secondo gli esperti affliggono quasi il 70% della popolazione femminile adulta, in alcuni casi già a partire dai 30 anni. 
I fastidiosi "ricami" più o meno visibili sulla pelle delle gambe e associati spesso a dolore, gonfiore, sensazione di pesantezza, alterazioni della cute, parestesie (alterazioni della sensibilità), prurito e crampi notturni, indicano di solito  un'insufficienza venosa alla quale sono soggette soprattutto le persone in sovrappeso, le donne che hanno avuto più gravidanze e le over 60. Il problema è spesso sottovalutato. 
Spiega Francesca Merzagora, presidente di Onda: "Se le gambe presentano irregolarità, diminuzione di tono cutaneo, o compaiono venuzze scure molto visibili ci troviamo di fronte a campanelli di allarme che riguardano la circolazione e la nostra salute". Per prima cosa, suggerisce Andrea Preziosi, specialista in chirurgia vascolare, "in caso di sintomi estetici o pruriti, servono un esame clinico accurato (visita angiologia e chirurgica vascolare) e una diagnostica vascolare non invasiva (ecocolordoppler venoso degli arti inferiori), per verificare lo stadio dell'insufficienza venosa. In base a questo è possibile intervenire, sia dal lato estetico che dal lato medico", ad esempio con  interventi soft come la fisioterapia con linfodrenaggio manuale.
Soprattutto è indispensabile agire sugli stili di vita. "Oltre alle consuete attenzioni a cibo e attività fisica - dice Sandra Lorenzi, specialista in dermatologia e venereologia - è utile dormire con le gambe sollevate di una decina di centimetri, fare una breve passeggiata durante i viaggi più lunghi in auto e in aereo. Può dare sollievo ed essere molto utile anche avvolgere le gambe con calze e bendaggi elastici per impedire alle vene di dilatarsi. L'impiego di farmaci vasoprotettori, naturali o sintetici, è utile per rinforzare l'elasticità dei vasi e ridurre il gonfiore alle gambe".
Ci sono poi metodiche di intervento sempre più soft, ad esempio la scleroterapia con liquidi chimici, o in alternativa con soluzione salina ipertonica. Spiega Patrizia Gilardino, specialista in chirurgia plastica e ricostruttiva: "Il meccanismo d'azione è lo stesso di quello dei farmaci tradizionali (l'induzione della fibrosi delle pareti dei vasi e il loro progressivo riassorbimento), ma senza tossicità, pericolo di allergie o altre controindicazioni. Con questa metodica è possibile trattare molti vasi nella stessa seduta, abbreviando i tempi di trattamento, senza rischio di incorrere nella formazione di macchie residue e senza necessità di bendaggi post trattamento. 
Non solo le gambe, ma anche i piedi e le unghie dei piedi - assicurano gli esperti - sono una 'pagina aperta' sulla nostra salute. "Spesso - evidenzia Lorenzi – la comparsa di lesioni localizzate sul piede sottintende la presenza di problemi ad altri organi o tessuti. Malattie molto conosciute come quelle vascolari o neurologiche periferiche, o come il diabete, hanno nel piede segnali di allarme". 

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