Costano alle aziende 83 milioni di euro
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Una pausa per una sigaretta, un caffè alla macchinetta o al bar sotto l'ufficio: impossibile rinunciare a un momento in cui scambiare due parole con il vicino di scrivania: le chiacchiere da ufficio costano care, anzi carissime alle aziende. Il conto per i datori di lavoro italiani potrebbe arrivare a toccare gli 83 milioni di euro. E altrove in Europa va ancora peggio.
A renderlo noto è un sondaggio internazionale realizzato da 'lastminute.com' su 10 mila viaggiatori appartenenti a 9 diversi Paesi europei (Inghilterra, Irlanda, Francia, Germania, Spagna, Italia, Svezia, Danimarca e Norvegia), che mostra, numeri alla mano, quanto incidono le conversazioni extra-lavoro sui costi per le aziende. Il sondaggio ha preso in esame, in particolare, un momento "caldo" come quello del ritorno dalle ferie, in cui le vacanze appena concluse offrono ricco materiale di conversazione a chi lavora. Tra gli abitanti del Vecchio Continente, i più chiacchieroni sono gli irlandesi, seguiti da tedeschi e svedesi. Gli italiani chiudono la classifica, risultando i meno ciarlieri al rientro dalla villeggiatura.