Dai percorsi online personalizzati all’intelligenza artificiale applicata allo studio, l’Ateneo italiano innova la didattica e forma professionisti pronti ad affrontare un mercato del lavoro in continua evoluzione
C’è un nuovo paradigma che sta trasformando il concetto di Università. Un modello capace di unire l’autorevolezza della tradizione accademica con la potenza dell’innovazione digitale, costruito attorno alle esigenze reali degli studenti e del mercato del lavoro. In prima linea in questa rivoluzione c’è l’Università degli Studi Guglielmo Marconi, il primo Ateneo digitale italiano riconosciuto dal ministero dell’Università e della Ricerca.
Fondata su una visione pionieristica della formazione, UniMarconi ha saputo intercettare con largo anticipo le dinamiche che oggi stanno ridisegnando l’istruzione superiore: la flessibilità, l’internazionalizzazione, l’integrazione tra sapere e fare, il valore delle competenze trasversali. Con oltre 20mila studenti e una rete globale di collaborazioni accademiche, l’Ateneo rappresenta una delle realtà più innovative dell’Università italiana.
In un contesto in cui le skill richieste dal mondo del lavoro cambiano alla velocità della tecnologia, UniMarconi si distingue per un’offerta didattica orientata al futuro. I suoi corsi di laurea e master sono progettati in costante dialogo con imprese, enti pubblici e attori del mondo produttivo, per formare figure professionali pronte a entrare o a crescere nel mercato. “Quest’anno abbiamo fatto una completa rivisitazione della nostra offerta formativa”, spiega il rettore Marco Abate. “Un passaggio fondamentale è stato la consultazione con le cosiddette ‘parti interessate’, in particolare con il mondo del lavoro, proprio per recepire le principali richieste da parte della società”.
Ma ciò che rende UniMarconi un unicum nel panorama universitario è il suo approccio modulare e personalizzato. La didattica online non è solo uno strumento di accesso, ma un valore aggiunto che consente agli studenti di apprendere secondo i propri ritmi, ovunque si trovino, senza rinunciare alla qualità. Tra le innovazioni introdotte, spicca l’adozione degli Open Badge, certificazioni digitali conformi agli standard europei che attestano competenze specifiche, soft skill, esperienze formative e traguardi raggiunti. Accanto a questi, l’Ateneo promuove l’utilizzo di microcredenziali, moduli formativi brevi e focalizzati, ideali per aggiornare le competenze in modo rapido e mirato, assecondando le esigenze di chi lavora o vuole specializzarsi su tematiche emergenti. Non a caso, circa il 70% degli iscritti all’Università è costituito da lavoratori. “L’età media dei nostri studenti sta diminuendo - afferma il rettore - ma anche tra i più giovani la grande maggioranza sono lavoratori”.
Sperimentazione e tecnologia sono parte integrante della visione di UniMarconi. L’Ateneo è stato tra i primi a investire nello sviluppo di tutor virtuali basati sull’intelligenza artificiale: sistemi capaci di offrire supporto personalizzato agli studenti, suggerimenti adattivi e assistenza predittiva, migliorando l’esperienza di apprendimento e riducendo l’abbandono scolastico. In questo senso, l’obiettivo dell’Ateneo non è inseguire le mode, ma costruire basi solide. “Il compito dell’Università non è preparare lo studente a utilizzare l’ultimo strumento appena uscito – chiarisce il rettore Abate –, ma è dargli quella formazione di base fondamentale che gli permetterà di rimanere aggiornato anche dopo aver lasciato l’Ateneo”.