FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento
Contenuto sponsorizzato

Sostenibilità e uguaglianza di genere cardini della ripartenza

Durante la pandemia gli italiani hanno continuato a dare fiducia al risparmio gestito, ma ora si avverte la necessità di un cambio di prospettiva: i risparmiatori sono sempre più attenti alle politiche di investimento secondo i principi ESG da parte dei gestori

Oltre ai drammatici effetti che ha avuto sul piano sanitario, la pandemia ha colpito pesantemente anche la nostra economia: a risentire in particolar modo delle ricadute di lockdown e restrizioni sono stati i giovani, più deboli dal punto di vista finanziario e più fragili in termini occupazionali per via dell’alta incidenza del precariato. Chi invece ha saputo assorbire meglio l’impatto economico dell’emergenza sanitaria (con i necessari distinguo, dato che alcuni settori sono stati pesantemente falcidiati a prescindere dalle classi d’età) è stata invece la “silver generation” – cioè gli ultracinquantenni – grazie al fatto di poter contare su un reddito stabile.

 

In entrambi i casi, però, la pandemia ha profondamente cambiato le prospettive dal punto di vista finanziario: senza più certezze e con un sentimento di prudenza generalizzato, nel 2020, secondo i dati Abi, gli italiani hanno messo da parte 126 miliardi di euro contro i 47,7 del 2019. Ma molto spesso, per gli stessi motivi, hanno fatto l’equivalente moderno del metterli sotto il materasso: 85 dei 126 miliardi di euro risparmiati sono infatti finiti in deposito sui conti correnti. Ma al tempo stesso gli italiani hanno continuato a dare fiducia al risparmio gestito: 33,4 miliardi sono stati infatti investiti in fondi comuni. E ora, con la fase di ripresa, è proprio su questo settore che puntano molti dei risparmiatori che, ritrovata la fiducia nel futuro, tornano a investire.

 

Da una fase iniziale orientata a un risparmio attento ed equilibrato delle proprie risorse finanziarie, messe in crisi dalle restrizioni al movimento e in molti casi dalla perdita del lavoro e la chiusura delle attività – conferma Moreno Zani, presidente di Tendercapital, uno dei più dinamici player internazionali indipendenti nel settore dell’asset management – si è passati alla fase attuale di ripresa, caratterizzata da un cambio di prospettiva, che vede gli italiani sempre più orientati a investire i propri risparmi”. E anche se l’emergenza non è ancora del tutto superata, ormai si respira “una rinnovata fiducia nel futuro. Un futuro che avrà nel Pnrr un’occasione unica per il suo rilancio. Il nostro Paese può diventare, nei prossimi anni, fra le economie più credibili e solide dell’Ue. Una gestione attenta ed efficiente del Pnrr, pertanto, potrà influire positivamente sui parametri del segmento finanziario di cui potrebbero beneficiare, con investimenti attrattivi anche in segmenti di economia reale, i tanti risparmiatori italiani”.

 

Proprio grazie alla sua indipendenza (e dunque all’assenza di condizionamenti derivanti da rapporti con istituzioni presenti in altri segmenti del settore finanziario) e all’alta specializzazione in un unico segmento di business (cioè la gestione attiva dei capitali), Tendercapital è uno dei player sui quali il settore punta maggiormente grazie anche alla riconosciuta professionalità dei suoi gestori e analisti e alla capacità di offrire prodotti flessibili e altamente personalizzati.

 

E in un momento storico in cui uno dei pilastri della ripartenza – anche a livello europeo – è la sostenibilità, Tendercapital gioca in casa perché, assieme alla visione di lungo termine e all’ottenimento di risultati di medio-lungo periodo allineati con le esigenze della clientela, lo sviluppo e l’integrazione dei principi ESG è prioritario: dei 4 fondi UCTIS V e dei 9 fondi Alternative AIF offerti alla clientela, infatti, ben 10 sono già ESG compliant.

 

Nelle sue diverse declinazioni, ambientale, sociale ed economica – chiarisce Zani – la sostenibilità costituisce senz’altro una grande sfida per l’umanità. È sempre più importante disporre correttamente le risorse naturali, al fine di creare i presupposti per una qualità della vita ottimale. L’economia è il collante che deve garantire a questi sistemi la massima efficienza. Per questo saranno fondamentali le politiche di sviluppo che da oggi in avanti le nostre aziende, ma anche le istituzioni, decideranno di mettere in campo”.

 

E se già in ottica Esg il mondo economico aveva già fatto passi avanti verso l’obiettivo dell’inclusione, la pandemia ha accelerato questo cambiamento soprattutto per quello che forse è il caso più emblematico, cioè la condizione femminile. “L’inclusione delle donne nel sistema economico italiano – sottolinea Zani – è un tema molto sentito, ma ancora troppo poco è stato fatto finora. Il genere femminile non è rappresentato abbastanza, soprattutto per quanto riguarda le cariche apicali e i Cda nelle aziende, mentre il modello delle cosiddette ‘quote rosa’ resta, a mio giudizio, una soluzione a metà”. Più rilievo assume invece, secondo il presidente di Tendercapital, l’adozione “di strumenti e meccanismi di valorizzazione del merito, secondo me aspetto assolutamente centrale sul quale puntare”, per valorizzare il ruolo delle donne “non solo nell’ambito delle attività svolte, ma sotto il profilo decisionale e organizzativo”. Per farlo, però, serve “una reale crescita culturale, della quale, ne sono convinto, trarrà enormi benefici l’intero sistema Paese”.

 

E anche su Tendercapital è da sempre in prima linea, tanto da aver promosso, durante il Salone del Risparmio, proprio un incontro per parlare di inclusività. E lo ha fatto con l’incontro “Capitane coraggiose”, invitando Daria Bignardi e Alessia Marcuzzi a discutere di gender equality. “L’inclusività – ha spiegato Zani introducendo l’incontro – è già un elemento fondamentale dei criteri ESG, ma noi riteniamo che oggi vada concessa maggiore attenzione a quella ‘S’ che sta per ‘sociale. E poiché di inclusività noi di Tendercapital parliamo da sempre, anche nei rapporti sviluppati assieme al Censis e presentati al Senato, abbiamo voluto chiedere a due donne di successo di raccontare che cosa sia per loro l’inclusione e cosa significhi avere successo in un mondo che era dominato dagli uomini”. E il risultato è stato un interessante dibattito su women empowerment e imprenditoria al femminile, che secondo Zani saranno fondamentali per vincere le sfide di domani.