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La sfida di Alpro al Fuorisalone, salvare il pianeta con un cappuccino (vegetale)

L’utilizzo di bevande vegetali, rispetto a equivalenti prodotti lattiero-caseari, riduce le emissioni di Co2 fino al 70%

E se cambiare, anche solo un poco, le nostre abitudini potesse essere una chiave per un futuro più sostenibile? Ne è convinta Alpro, azienda del gruppo Danone certificata BCorp e brand pioniere da più di quarant’anni di un’alimentazione a base vegetale, che in occasione del Fuorisalone di Milano “sfida” gli amanti del design ad abbandonare il proprio cappuccino e provare gli “alproccini”, che saranno offerti, fino al 23 aprile, in diversi bar delle zone di Brera e Tortona.

Che differenza fa

Da uno studio internazionale commissionato da Alpro a Quantis è stato evidenziato come l’uso di bevande a base vegetale riduca le emissioni di Co2, rispetto a equivalenti prodotti lattiero-caseari. In particolare confrontando sei bevande Alpro a base vegetale UHT e tre prodotti fermentati a base vegetale Alpro con i loro equivalenti lattiero-caseari (rispettivamente latte vaccino parzialmente scremato UHT e yogurt da latte vaccino) è emerso come la riduzione di emissioni possa arrivare fino al 70%.

 

Essere sostenibili a partire dalla prima colazione è un gesto semplice alla portata di tutti e, da sempre, l’obiettivo di Alpro è condividere con i consumatori i temi legati al mondo vegetale, raccontando l’impatto positivo sulla salute e sul pianeta del consumo di questi prodotti - spiega Lucia Chevallard direttrice Alpro -. E’ per questo motivo che siamo orgogliosi di aver dato vita a questa iniziativa con Acbc, così da diffondere i dati concreti che riguardano il mondo vegetale e gli impatti sull’ambiente e con l’iniziativa del Fuorisalone di far assaggiare anche quanto sono buoni i nostri prodotti non solo per l’ambiente ma anche per il gusto”.

   

Quanto pesa un cappuccino sull’ambiente

Acbc, leader nella trasformazione ed analisi di prodotti in ambito “sostenibilità”,  ha inoltre analizzato la carbon footprint di un cappuccino e anche in questo caso si è evidenziato come  un cappuccino a base vegetale che utilizza una bevanda Alpro può fare la differenza in termini di riduzione di impatto di emissioni di CO2.

 

 “Anythin Can Be Changed lo diciamo dal primo giorno. Siamo convinti che davvero tutto può essere cambiato e che le scelte che facciamo, anche quelle più piccole, possono fare la differenza - afferma Gio Giacobbe, Ceo e fondatore di Acbc -. La scelta di analizzare l’impatto di CO2 di un cappuccino realizzato con latte Alpro può sembrare una cosa semplice ma è la prova che anche i gesti più quotidiani, come quello di fare colazione appunto, può impattare in maniera positiva sull’ambiente”.

 

Alpro Danone

Da oltre 40 anni Alpro crede che esista un modo migliore per nutrire il pianeta e opera con l’obiettivo di portare la salute attraverso l’alimentazione a quante più persone possibili e allo stesso tempo prendersi cura del pianeta.  La storia di Alpro è iniziata negli anni 80 e da allora il brand è pioniere di un’alimentazione a base vegetale. In Italia oggi circa 22 milioni di persone consumano prodotti di origine vegetale, non solo per una ragione di benessere personale ma anche perché li ritengono più etici e sostenibili. Prediligere un'alimentazione a base vegetale può fare una grande differenza che per noi e per il pianeta.