Anche a gpl e nel 2013 ibrido elettrico
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A due o quattro ruote motrici. Con motori alimentati a benzina, a gasolio, a gpl e dalla prossima estate ci sarà anche la versione ibrida elettrica. Quando si dice versatilità: Mitsubishi Outlander è davvero il crossover che sa soddisfare qualsiasi esigenza. Un prodotto strategico per consentire alla Casa nipponica di risalire la china delle vendite e soprattutto nuovo, completamente nuovo nel design.
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Il piano di rilancio Mitsubishi si chiama “Jump 2013” e il primo modello a far fare il “salto” è proprio Outlander, giunto alla terza generazione. Un crossover imponente, ma studiato per garantire un basso impatto ambientale, elevati livelli di sicurezza, doti di praticità e funzionalità impareggiabili per la categoria. Ma il Dna dei Suv Mitsubishi è inossidabile, richiama alla mente il nome Pajero, e così per svelare le doti dinamiche del nuovo Outlander è stata scelta la pista ASC (Automotive Safety Centre) di Vairano di Vidigulfo, nel pavese, un circuito ideale per testare le qualità off-road del crossover.
Robusto, con un’immagine di solidità che è il lascito più evidente dei fuoristrada Mitsubishi del passato, Outlander si abbassa un po’ nell’assetto e su strada risulta più stabile, ma è anche più leggero di circa 100 chili, con un Cx migliorato del 7%, così che scatto e velocità ne beneficiano. Resta un veicolo per famigliole sportive e linee della fiancata e taglio dei finestrini lo dimostrano anche dal punto di vista estetico. Ma la funzionalità non viene meno: il crossover è proposto anche in una versione 7 posti, mentre il bagagliaio offre quasi 600 litri di capacità in configurazione normale a 5 posti. Disegno completamente nuovo per la zona anteriore, con la calandra sottile e discreta e gruppi ottici più moderni.
A essere radicale è anche il cambio del look interno. Inserti in alluminio sulla plancia e contorni “nero pianoforte” attorno al cruscotto, con di serie il volante in pelle e il climatizzatore bizona. Nell’equipaggiamento standard di tutte le versioni c’è l’impianto audio da 710 Watt, e per la sicurezza ben 8 airbag, l’ESP affiancato dall’Adaptive Cruise Control, l’avviso di superamento involontario della carreggiata e il sistema che frena in automatico il veicolo se ravvisa il rischio di impatti. Molte tecnologie sono racchiuse nel “Diamond Pack” (costa 5.000 euro), che include anche interni in pelle, tetto apribile e portellone ad apertura elettrica.
Sulla pista di Vairano abbiamo provato la motorizzazione 2.2 turbodiesel con 4 ruote motrici, la versione che andrà per la maggiore sul mercato italiano. L’85% punterà infatti sul gasolio e solo il 20% opterà per la versione a due ruote motrici. A benzina c’è il nuovo 2.0 da 150 CV, brillante ed efficiente, da noi testato sul circuito pavese nella versione 2WD. Ha una marcia molto disinvolta, è silenzioso, pur toccando i 190 km/h di velocità, consuma poco per un benzina. Il cambio manuale a 5 marce sembra un po’ sottotono rispetto all’opzionale automatico a variazione continua (CVT). Con gomme da 16” di misura 215/70, ha un intrigante prezzo d’ingresso di 27.750 euro.
Mitsubishi Outlander 2.2 turbodiesel, sempre con 150 CV ma trazione 4x4, costa 33.750 euro, chiavi in mano e include anche il cambio automatico a 6 rapporti. È senza dubbio più poderoso, affronta salite e sterrato senza mai un calo di giri, attaccando angoli d’ingresso impressionanti e in scioltezza. Merito anche delle gomme da 18 pollici, ma soprattutto della coppia espressa dal turbodiesel: 360 Nm già a 1.600 giri. Chi guida può selezionare una delle tre modalità “Select 4WD” a controllo elettronico e il comportamento è davvero impressionante per un crossover che nel look sembra elegante e gentile. La cosa bella è che questa versione 4x4 di Outlander consuma meno di quella a benzina: 5,7 litri/100 km nel misto.