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I segreti della guida su ghiaccio

Porsche mette a disposizione Cayenne, Cayman e 911

Ufficio stampa

Guidare sul ghiaccio è già di per sé difficile, farlo poi avendo a disposizione tutta la potenza di una Porsche parrebbe davvero arduo.

E invece la sorpresa: si può farlo con sicurezza, persino in scioltezza se si presta la dovuta attenzione ai consigli degli istruttori. E si può persino osare qualcosa. Un'esperienza unica quella che TGCOM ha potuto constatare nel “Corso Ice” organizzato a Livigno da Porsche.

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Freddo polare quello che offre la Valtellina, le minime sono scese in questi giorni fino a – 21 gradi. Ma qui non è l'eccezione come quella che sta vivendo l'Italia di queste settimane, anzi sono temperature alquanto abituali e non a caso il Ghiacciodromo di Livigno è da anni la location ideale dei Corsi Ice organizzati da Porsche per allenare gli appassionati a guidare con sicurezza su neve e ghiaccio. E non solo veicoli come il Cayenne, certo più adatto a queste prove, ma anche la sportivissima 911 Carrera S, fiera dei suoi 400 CV, e la Cayman. C'era anche la nuova generazione della Boxster, che avrà la sua premiere mondiale al Salone di Ginevra di inizio marzo.

Due giorni di full immersion per scoprire che la guida sul ghiaccio non è un esercizio da evitare, ma da affrontare con perizia e calma. Si inizia con l'istruttore accanto, si fanno slalom, effetti pendolo e test di sovrasterzo, frenate per evitare ostacoli, anche lezioni teoriche in aula e giri in pista cronometrati. Ma alla fine del secondo giorno (con non poca sorpresa) siamo in grado di guidare con una discreta padronanza in condizioni meteo assolutamente proibitive, scoprendo che il piacere di guida non è solo velocità, ma sta anche nella gratificazione che induce la sicurezza. I Corsi Ice prevedono esclusivamente l'uso di vetture della Porsche Sport Driving School, con un rapporto auto/partecipanti di uno a due e 20 partecipanti al massimo.

Equipaggiate ovviamente con pneumatici invernali, le otto Porsche impiegate hanno confermato una delle qualità storiche della Casa: che la perfetta distribuzione delle masse è una delle prime ragioni tanto della sportività quanto della sicurezza. Se la mole del Cayenne diesel a trazione integrale non ci stupisce quando il grande Suv recupera con facilità una “scivolata” in curva, ciò che ci ha lasciato a bocca aperta è stato il comportamento alla grande della nuova 911: impeccabile, controllabile, quasi sfrontata, ché dava l'impressione di chiedere al guidatore qualche colpo in più sull'acceleratore. Che dal tester inesperto non arrivava per paura del testacoda, sempre in agguato. E dire che 911 e Cayman dispongono “soltanto” della trazione posteriore…

In effetti anche la guida sul ghiaccio è cambiata negli ultimi decenni: l'elettronica consente di mantenere le stesse regole della guida in condizioni normali, e se prima si invitava a non frenare, oggi ABS ed ESP permettono di farlo. Le ruote infatti non si bloccano, la stabilità viene recuperata elettronicamente e prima di una curva si può frenare per accelerare poi in uscita, anche sul più scivoloso dei fondi, ma la velocità deve essere comunque bassa o bassissima. Certo ci vuole prudenza e precisione, ma uno dei messaggi fondamentali impartiti dal team di istruttori è stato il “feeling” che il guidatore deve cercare coi pedali (acceleratore e freno) e le loro sempre puntuali risposte.