Un Suv che è campione di praticità
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Ci sono moltissime vetture sul mercato ma non sono poi tante quelle che al primo istante trasmettono subito un feeling perfetto. Skoda Yeti è una di queste. Abbiamo provato la nuova serie Greenline, spinta dal classico 1.6 diesel da 105 cavalli in versione praticamente full optional, con il prezzo lievitato a 27.000 euro circa grazie al clima bizona e altri ammennicoli tra cui un ottimo e consigliato Park Assistant.
Alla fine fanno un totale di 3.800 euro di optional. Ma a parte il perfetto clima bizona e l'assistente di parcheggio, tutto il resto di cui si parla in questa prova lo si ritrova nella versione Avangarde che ne costa meno di 23 mila. Come si sarà capito non stiamo parlando di un Suv low cost, ma di una vettura che merita di essere considerata per quello che realmente offre, molto. Partiamo dalla veste estetica. A parte qualche microdettaglio come le scrittine "Greenline" sparse con molta discrezione attorno alla vettura, non c'è nessuna differenza rispetto a una versione "normale" dello Yeti. Anche i 25 mm da terra in meno non si notano per niente. Per il resto è il solito Yeti, linee pulite ed essenziali, nessuna curva strana o spigolo inaspettato, a tutto vantaggio della facilità di parcheggio, aiutati anche dal sensore che oltre al classico bip-bip proietta sullo schermo un'immagine ampia e soprattutto comprensibile, cosa non da poco, degli ingombri.
"Simply clever", semplicemente intelligente, è il motto di Skoda e dobbiamo dire che si tratta di un motto azzeccatissimo: bisogna dire che tutto all'interno dell'abitacolo è improntato alla praticità. A cominciare dalla notevole quantità e qualità dei vani portaoggetti. Ganci sparsi anche dentro il bagagliaio, corredato di retine porta tutto, consentono di appendere borse e borsette, con grande soddisfazione dei passeggeri femminili. I sedili anteriori sono comodissimi. Avvolgono il giusto senza essere invadenti e le possibilità di regolazione sono assolutamente adeguate a ogni stazza. Dietro il divanetto ci è sembrato un pelo corto nella seduta. Ma forse è solo un'impressione. Di certo due adulti ci stanno senza problemi, il terzo meno. Quello che i sedili posteriori hanno di eccellente è la velocità e la semplicità nel ribaltarsi e offrire così in pochi secondi un vano di carico degno di un furgoncino. Anche in questo caso, simply clever.
Su strada Yeti Greenline si è comportato benissimo. Il motore da 105 CV è assolutamente adeguato alla filosofia della vettura: non aspettatevi quindi accelerazioni mozzafiato o ripresone da urlo, ma la giusta potenza quando serve sì: nessun problema nelle salite di montagna, anche impegnative, e nessun impaccio nei sorpassi in autostrada. Superato alla grande il test degli accorgimenti ecologici. Il sistema start&stop funziona perfettamente, l'aiuto del computer che indica quale marcia è più adatta in quel momento per inquinare (e consumare) meno è valido. Gli pneumatici a bassa resistenza al rotolamento si comportano in maniera eccellente anche sul fondo bagnato e sono molto silenziosi nella marcia.
Quanto poi al sistema di recupero dell'energia in frenata non sappiamo dire quanto incida sul risparmio di carburante e quindi di emissioni, di sicuro è completamente trasparente, nel senso che non ci si accorge minimamente della sua esistenza. Bisogna dire che Skoda Yeti Greenline, pur essendo una due ruote motrici, si è comportata bene anche sullo sterrato, purché non si pretenda di fare del fuoristrada vero, in quel caso meglio passare alla versione 4x4 di cui si dice un gran bene. In conclusione un'auto intelligente, pratica, spaziosa, che di sicuro non deluderà.
La versione Greenline con i suoi dispositivi di risparmio energetico nella nostra prova fatta di molta città, alta montagna e poca autostrada ha percorso 19,3 chilometri (veri) di media con un litro di gasolio. Un risultato davvero ottimo, specie su una vettura di questo tipo, con un dato dichiarato di emissioni per 119 g/km di CO2. Per ora la gamma Greenline è offerta solo con questa motorizzazione e solo a due ruote motrici. Sarebbe bello averla anche sul due litri a trazione integrale. Chissà...
Sergio Bolzoni