Italia maglia nera

Pronto (ma non troppo) soccorso stradale

Pronto (ma non troppo) soccorso stradale

27 Mar 2013 - 09:21
 © Dal Web

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Se si ha la malaugurata sventura di trovarsi nel mezzo di un incidente stradale, beh sperate almeno che a soccorrervi non sia un italiano. Non per diffidenza, né pregiudizio, sia chiaro, ma perché secondo un’indagine EuroTest condotta dagli Automobile Club di 14 Paesi europei in collaborazione con la Croce Rossa, gli automobilisti italiani mancano delle più elementari nozioni di pronto soccorso.

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Un’inadeguatezza che nasce dalle fondamenta: in Italia non sono previsti corsi di primo soccorso, e raramente le scuole di guida danno le dovute nozioni. Siamo in buona compagnia, vedi Spagna, Portogallo, Belgio, ma non vale certo il “mezzo gaudio” del detto popolare, visto che in Paesi come la Germania e altri del Nord Europa i corsi di primo soccorso esistono e servono. Il 61,5% degli italiani non ha mai seguito un corso di primo soccorso, contro il 32% della media europea, e questo spiega perché – secondo l’indagine EuroTest – il 93% degli italiani non è in grado di soccorrere adeguatamente un ferito in seguito a un incidente stradale. (Piccola nota: il 62,3% degli italiani si dichiara capace di intervenire, ma il 97,5% non conosce la procedura da seguire).

Certo lo studio ha intervistato soltanto 200 automobilisti italiani (su 2.786 in 14 Paesi Ue), e si può pensare che in realtà siamo più ferrati di quel che dicono le statistiche. Ma preoccupa davvero tanto che l’85,5% degli italiani non sappia che il numero europeo di emergenza da chiamare in caso di incidente stradale grave sia il 112! Difficile pensare di poter effettuare un massaggio cardiaco o la respirazione artificiale, qualora dovesse servire.

Urge intervenire dunque. L’Automobile Club d’Italia punta naturalmente sull’educazione e propone un percorso formativo di primo soccorso nell’offerta di “Ready2Go”, il network di autoscuole a marchio ACI che si avvale di un innovativo format didattico per sviluppare anche nel nostro Paese una cultura della mobilità responsabile, sicura e sostenibile.

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