All’eccesso di velocità è imputabile il 50% dei morti in incidenti stradali. Ecco tutti i limiti e le sanzioni da conoscere per la propria e l’altrui sicurezza
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Non è solo una questione di punti persi sulla patente o di multe salate da pagare. Il rispetto dei limiti di velocità è fondamentale per la sicurezza della propria e dell’altrui incolumità e non è un caso che più del 50% dei decessi in incidenti stradali sia imputabile all’eccesso di velocità. Non solo, ma il 70% degli incidenti mortali avviene in tratti autostradali rettilinei, i più facili insomma.
Tratti nei quali, però, si tende ad eccedere con l’acceleratore. La prudenza è dunque più di un invito, ma un vero e proprio ausilio alla guida, come fosse l’ESP o la cintura di sicurezza. Eppure quanti guidatori, anche collaudatissimi e di lunga data, conoscono bene le norme sui limiti di velocità e le sanzioni previste per il mancato rispetto? Si sa ad esempio che più si corre più aumentano, in progressione, le sanzioni? Il Codice della Strada – recentemente modificato con la legge 120/2010 – introduce una tolleranza del 5% ai limiti di velocità, per un minimo 5 km/h, che vuol dire che i 130 km/h in autostrada diventano 136 km/h effettivi, mentre i 50 orari in città diventano 55 (perché la tolleranza del 5% fa 2,75 km/h e si applica in questo caso il minimo dei 5 km/h).
Oltre è bene non avventurarsi. Chi supera questi limiti non perde alcun punto sulla patente e paga una multa di 39 Euro, che però aumenta di un terzo (50,67 €) se l’eccesso di velocità si registra nella fascia oraria 22-7, considerata più pericolosa per la viabilità. Ma più si corre e più si paga: ad esempio se in autostrada, ammesse tutte le tolleranze di legge, viene segnalata una velocità compresa fra 147 e 178 km/h, allora la multa è di 159 Euro (un terzo in più, cioè 212 €, se la violazione è commessa tra le 22 e le 7 del mattino) e si perdono 3 punti sulla patente. Le stesse sanzioni sono previste per chi è beccato in città a correre tra i 75 e i 95 km orari.
Ancora. Se in autostrada si corre dai 178 ai 200 km/h e in città dai 95 ai 115 km/h, il guidatore perde 6 punti sulla patente, paga 500 Euro di multa (aumentati a 666,67 € se di notte) e gli viene anche sospesa la patente da uno a tre mesi. Non è poi tanto, se si considerano i rischi cui lo spericolato guidatore ha corso per sé e gli altri utenti della strada. Guai infine a superare i 200 km/h in autostrada e i 115 km/h in città, i punti tolti via dalla patente sono 10, la contravvenzione sale a 779 Euro (oltre 1.000 € se di notte) e la sospensione della licenza di guida va da 6 a 12 mesi!
Ne vale la pena? Certamente no. L’auto è un’utilità al nostro servizio, ci serve per muoverci meglio e più comodamente. Non rinunciamoci e ricordiamo i limiti: in autostrada 130 km/h per le auto su fondo asciutto, 110 km/h se il fondo è bagnato. I pullman non devono superare i 100 km/h e camion e tir gli 80 km/h. In caso di deviazioni per lavori in corso, quando magari marciamo in una corsia predisposta sull’altra carreggiata, la velocità massima consentita è di 80 km/h, di 60 orari sui restringimenti.