Percorso mitico di 5.000 km

Venti Guzzi a Capo Nord per il Raid Norge

Quest’anno ricorrono i 90 anni della Casa dell’Aquila

13 Set 2011 - 17:41
 © Ufficio stampa

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Luogo simbolo delle traversate in moto, distesa tra mare e montagne per 2.000 e passa km, la Norvegia è amata dai centauri di tutto il mondo, che hanno anche eletto un luogo come traguardo simbolico della loro passione: Capo Nord. Lì si spinse nel 1928 Giuseppe Guzzi con la Norge GT 500 e lì arriveranno tra una decina di giorni le 20 Guzzi partite da Mandello del Lario l’11 luglio per il Raid Norge 2011.

Dal ramo lecchese del Lario al punto più a settentrione d’Europa, oltre il Circolo Polare Artico. Un itinerario leggendario, quasi 5.000 km, che i fans Moto Guzzi (e non solo) sognano di fare almeno una volta nella vita. Un raid voluto dagli appassionati della Casa dell’Aquila e destinato ai giornalisti europei, non ufficiale al cartellone di eventi dell’azienda lariana, che quest’anno compie i 90 anni di vita e li celebrerà a settembre in una festosa tre giorni di iniziative. Ma la Norvegia è un percorso che non può mancare: qualche mese fa i dintorni di Oslo hanno già ospitato i Vespa World Days e adesso è la volta delle sontuose Guzzi Stelvio 1.200 percorrere i fiordi fino a Capo Nord.

La flotta di 20 moto si compone in realtà dei modelli Norge GT8V, Stelvio NTX e V7 Classic. Ad accompagnare il Raid Norge 2011 sarà Volvo, con il Suv XC60 a ricoprire il ruolo di veicolo di supporto. Motore turbodiesel D5 da 205 CV e trazione integrale AWD per il modello a disposizione del Raid. Scandinava (svedese però) come il raid della Guzzi, e che ha anch’essa nella propria filosofia l’idea del viaggio fatto di lunghe percorrenze, tanto che lo scorso giugno, per proporre al mondo le nuove XC70, Volvo ha scelto proprio Capo Nord quale suggestiva location di presentazione.

Moto Guzzi nasce a Genova il 15 marzo del 1921, vi si firmò solo l’atto di nascita dell’azienda, perché lo stabilimento era a Mandello del Lario. La vollero l’ingegnere Carlo Guzzi e l’armatore genovese Giorgio Parodi, che prestavano entrambi servizio nell’Aeronautica militare italiana (il simbolo dell’aquila nasce lì) e che al termine della Grande Guerra diedero vita a una piccola serie di motociclette. Quell’anno furono prodotte 71 motociclette e la Casa debuttò anche nelle corse con la Milano-Napoli.

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