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Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, non può bloccare chi manifesta il suo dissenso su Twitter. Lo ha stabilito la corte d'appello di New York, confermando una decisione presa da un tribunale federale distrettuale. Secondo i giudici, infatti, bloccare i critici è una violazione della libertà di espressione sancita dal primo emendamento. Il caso era stato aperto da sette persone, bloccate sui social da Trump nel 2017.